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Detenuti appiccano il fuoco e distruggono una cella, la denuncia del Sappe

Lo scorso 2 gennaio una decina di detenuti, con la minaccia di lanciare l'olio bollente addosso agli agenti, aveva preso possesso di una intera sezione e preteso di parlare con il magistrato di sorveglianza

Nuovi disordini al carcere ‘Pasquale Di Lorenzo’ di Agrigento. Quattro detenuti catanesi, nei giorni scorsi, hanno distrutto la cella di transito e poi appiccato il fuoco nel reparto. L’intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha riportato la calma. Nessuno è rimasto ferito. Lo riferisce il sindacato Sappe che annuncia un sit-in di protesta davanti alla prefettura di Agrigento per il 21 settembre prossimo.
“Turni interminabili, variazioni di servizio in continua involuzione, riposi cancellati e aggressioni al personale di polizia da parte dei detenuti sono solo una parte degli ingredienti che hanno determinato la decadenza inarrestabile del reparto di ‘polizia della Petrusa”, protesta il sindacato in una nota. “L’area detentiva è oramai governata da pochissimi poliziotti ai quali viene richiesto di vigilare su più postazioni di servizio contemporaneamente, dove tutti fanno tutto, non vi è più alcuna distinzione fra ruoli, ci si arrangia come si può. Il personale è chiaramente stanco, avvilito, demoralizzato praticamente sfiancato”. 

Lo scorso 2 gennaio una decina di detenuti, con la minaccia di lanciare l’olio bollente addosso agli agenti, aveva preso possesso di una intera sezione e preteso di parlare con il magistrato di sorveglianza: per la rivolta, due mesi dopo, sono state inflitte per direttissima pene fino a 2 anni e 3 mesi di reclusione.


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