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Detenuto prima distrugge la cella e poi si impicca, salvato da agenti di Polizia Pentienziaria

Ha tentato di impiccarsi, riferisce il Sappe, utilizzando il lenzuolo che ha legato al collo e alle sbarre della finestra. A quel punto, i poliziotti penitenziari nel giro di controllo sono tempestivamente intervenuti

 Primo maggio ad alta tensione nel carcere minorile di Palermo. In serata, infatti, un detenuto straniero ha prima distrutto la sua cella, poi ha tentato di togliersi la vita. E’ stato salvato solo grazie all’intervento della Polizia penitenziaria. Ha tentato di impiccarsi, riferisce il Sappe, utilizzando il lenzuolo che ha legato al collo e alle sbarre della finestra. A quel punto, i poliziotti penitenziari nel giro di controllo sono tempestivamente intervenuti.

Per il segretario del Sappe, Donato Capece, “questa è la polizia penitenziaria pronta a agire con gli altri operatori e con gli stessi detenuti. Questa è comunità, ma nel rispetto dei difficili ruoli che ognuno viene chiamato a svolgere per la propria parte di competenza. L’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti, dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari”.


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