Disordini dopo una partita di calcio, 13 denunciati e sottoposti al Daspo

Denunciati dalla polizia di Stato di Agrigento 7 tifosi licatesi e 6 della Sancataldese, due dei quali minorenni, per aver preso parte ai disordini verificatisi in occasione dell’incontro di calcio Licata-Sancataldese del 5 gennaio. Dei 13 soggetti denunciati, alcuni hanno lanciato pietre all’indirizzo della tifoseria avversaria, sia all’esterno che all’interno dello stadio, altri fumogeni, altri ancora sono stati ripresi mentre impugnavano spranghe nelle immediate vicinanze dell’impianto sportivo prima dell’inizio dell’incontro. Diversi i reati contestati, dal lancio di materiale pericoloso, allo scavalcamento e invasione di campo ed al possesso di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive.

Decisivo l’attento lavoro svolto dalla Scientifica di Agrigento che ha consentito di individuare, con precisione, i responsabili delle violente azioni all’esterno e all’interno dell’impianto sportivo, prima e durante l’incontro di calcio. In azione la Digos di Agrigento e il commissariato di Licata, con l’ausilio della Digos di Caltanissetta. Le denunce si aggiungono ai 2 tifosi della Sancataldese arrestati in flagranza differita il 7 gennaio per aver aggredito, colpendolo con calci e pugni, un funzionario della polizia di Stato in servizio di ordine pubblico allo stadio, causandogli ferite giudicate guaribili in otto giorni. Il materiale investigativo acquisito ha consentito al questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, attraverso l’attività della Divisione Polizia Anticrimine, di adottare a carico dei 13 il Daspo con prescrizione, per i maggiorenni, dell’obbligo di comparire presso uffici di polizia durante lo svolgimento delle partite. A tutti sarà vietato recarsi nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive per una durata compresa dai 3 ai 7 anni.