“La sinergia tra governo nazionale e governo regionale continua a dare i suoi frutti e oggi abbiamo raggiunto un risultato molto importante per la Sicilia e, in particolare, per la provincia di Agrigento”. Lo dice l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, commentando la notizia del dimezzamento dei tempi ottenuto dal presidente Schifani per la riattivazione di tre dissalatori in Sicilia deciso oggi dalla Cabina di regia nazionale sulla siccità.
“I due dissalatori di Gela e di Porto Empedocle saranno fondamentali per l’approvvigionamento idrico dell’Agrigentino. Finalmente possiamo guardare al futuro con maggiore serenità – aggiunge Savarino – Ringrazio il presidente Schifani per l’intuizione e la forte determinazione e ringrazio i ministri dell’esecutivo Meloni per la sensibilità mostrata e per la prontezza con la quale ci stanno aiutando a fronteggiare l’emergenza in Sicilia”.
«La riattivazione in Sicilia dei tre dissalatori potrà avvenire in tempi compatibili con l’emergenza idrica che sta coinvolgendo l’Isola. E questo grazie alla mia richiesta di poteri in deroga ribadita oggi durante la riunione della Cabina nazionale di regia per la crisi idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini». Lo afferma il presidente della Regione, Renato Schifani, al termine dell’incontro al quale hanno partecipato anche il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, il viceministro all’Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo, il sottosegretario al Dipe Alessandro Morelli e il commissario straordinario per l’emergenza idrica nazionale, Nicola Dell’Acqua.
«Sono contento – continua soddisfatto il presidente Schifani – che sia stata accolta la mia proposta, grazie alla quale avverrà il dimezzamento dei tempi di costruzione. Pur avendo già reperito le risorse finanziarie necessarie, 90 milioni nell’Accordo di coesione e 10 di fondi regionali con i quali faremo anche un dissalatore temporaneo a Porto Empedocle – continua – c’era il rischio, infatti, di non potere realizzare gli impianti entro la prossima stagione a causa dei lunghi tempi richiesti dalle procedure ordinarie. In uno spirito di massima collaborazione istituzionale e nell’esclusivo interesse della popolazione, pertanto, ho suggerito che ad occuparsene sia il commissario Dell’Acqua, al quale la legge aveva assegnato pieni poteri di deroga e non limitati come quelli concessi a me da una semplice ordinanza del capo del dipartimento nazionale di Protezione civile. Voglio ringraziare il governo nazionale per l’attenzione dedicata al tema dell’emergenza idrica in Sicilia e per le risorse stanziate per adeguare, finalmente, la rete idrica siciliana. Opere fondamentali per il prossimo futuro, visto che a seguito dei cambiamenti climatici ormai irreversibili saremo costretti a fare sempre più spesso i conti con lunghi periodi di siccità».
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