“Da stamattina e fino a quando non sarò ricevuto dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e dal ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti, inizio uno sciopero della fame e sono incatenato in Piazza Pirandello, la mia protesta è per ridare dignità al popolo agrigentino, che oggi viene bistrattato da chi amministra”. Ad annunciarlo è il vicepresidente del Codacons, Giuseppe Di Rosa, che da stamattina sta dando vita a una nuova protesta plateale davanti al Comune di Agrigento dove si è incatenato a un palo esponendo uno striscione.
Diversi i temi sul tavolo: dalla “distrazione da parte di chi amministra il Comune di Agrigento, di 135.000 euro destinati ai giovani e disabili agrigentini e utilizzate per l’acquisto di suv e computer” alla “gestione approssimativa e piena di nubi nere, della macchina amministrativa comunale e del Distretto socio sanitario D1, che per il solo anno 2021 ha gestito ben 11milioni di euro” oltre che “la mancata assistenza igienico personale ai bambini portatori di handicap grave, il concorso non concorso della polizia locale di Agrigento, e tanto altro ancora, visto che la macchina amministrativa comunale sembra tornata indietro agli anni 90 e la situazione della gestione del Servizio Idrico Integrato affidata alla consortile Aica voluta dai sindaci agrigentini, società nata già fallita”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni