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Dopo la crisi di Governo in Sicilia Pd e M5s confermano: “avanti insieme con le primarie”

Il Partito democratico e il Movimento cinque stelle nell'Isola sono alle prese con la campagna delle primarie per scegliere uno dei tre candidati del fronte progressista che dovrà correre per la presidenza della Regione siciliana a novembre

La frattura tra M5s e Pd consumatasi a Roma non sembra avere, almeno per il momento, effetti in Sicilia sull’alleanza.

Il Partito democratico e il Movimento cinque stelle nell’Isola sono alle prese con la campagna delle primarie per scegliere uno dei tre candidati del fronte progressista che dovrà correre per la presidenza della Regione siciliana a novembre. Pochi mesi, ma un tempo enorme in politica e lo scenario potrebbe cambiare rapidamente.

Il voto delle primarie è fissato per il 23 luglio e fino ad allora Barbara Floridia (M5s), Caterina Chinnici (Pd) e Claudio Fava (Cento Passi) sono impegnati in una serie di incontri tematici in tutta l’Isola. Proprio oggi sono stati comunicati altri due confronti: domani a Trapani e domenica a Realmonte (Agrigento).

Al momento, quindi, nessun ripensamento. Lo esclude in maniera categorica il segretario regionale dem, Anthony Barbagallo, che assicura ad Agi: “Noi andiamo avanti sulle primarie”.

Così come il capogruppo del M5s all’Ars, Nuccio Di Paola, il referente per i pentastellati in Sicilia: “Noi stiamo andando dritti per la strada delle primarie. Ad oggi – conferma ad AGI – non mi è arrivata alcuna indicazione di segnale opposto da Rona. Siamo concentrati e impegnati su un percorso frutto di un lungo lavoro, mancano ancora pochi giorni e lo vogliamo portar a termine”.

Due giorni fa la stessa candidata pentastellata Floridia assicurava: “Qualunque cosa accada al governo, in Sicilia è un’altra partita. In Sicilia il Movimento cinque stelle e il Pd sono insieme e continuano a lavorare insieme. La spaccatura a livello nazionale non creerà problemi alle Regionali, perché non è tra Movimento cinque stelle e Pd. Le richieste di Conte, non sono una spaccatura, sono soltanto delle richieste chiare al governo che è complesso e ricco di diverse forze politiche. Non è assolutamente un problema con il Pd con cui abbiamo temi chiari e condivisi soprattutto alle Regionali”.


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