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Duplice omicidio per un parcheggio nel Messinese, l’accusa chiede 30 anni

Alla base del duplice omicidio una lite per un posto auto. Il processo è alle battute conclusive

L’accusa ha chiesto la condanna a 30 anni per Salvatore Russo nel processo per il duplice omicidio di  Antonino Contiguglia e Fabrizio Contiguglia  di 62 e 27 anni, zio e nipote uccisi a colpi di pistola ad Ucria, in provincia di Messina, la sera di Ferragosto del 2019. Alla base del duplice omicidio una lite per un posto auto.  Il processo si celebra in Corte d’Assise a Messina ed è alle battute conclusive.

Il pubblico ministero Andrea Apollonio, al termine di un lunghissimo intervento, ha inoltre chiesto 4 anni per Salvatore Contiguglia e per Santino Contiguglia, e 6 anni per Vittorio Contiguglia che invece dovevano rispondere di violenza privata. Subito dopo hanno preso la parola gli avvocati della parte civile, e si prosegue il 24 febbraio per gli interventi della difesa. Nel processo sono impegnati gli avvocati Enrico Trantino, Salvatore Liotta, Giuseppe Bonavita, Alessandro Pruiti Ciarello e Luigi Gangemi. Alla base del duplice omicidio una lite per un parcheggio: quella sera i Contiguglia si presentarono a casa di Russo, macellaio di Paternò che si trovava in vacanza ad Ucria, per affrontarlo, ma il litigio sfociò nel sangue. Russo aveva sostenuto di aver sparato per legittima difesa mentre per l’accusa, vista la traiettoria dei colpi, non andò così.


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