Rating economico-finanziario invariato e outlook stabile grazie ai bilanci in ordine e alla costante riduzione del debito attuata dall’amministrazione regionale. L’agenzia Standard & Poor’s, nel suo report periodico dedicato alla Sicilia, ha mantenuto invariato l’indice di rating “BBB-“ assegnato alla Regione, collegandolo a un’aspettativa sullo scenario economico-finanziario di stabilità. Un quadro in miglioramento che consentirà, nel breve e medio periodo, di rafforzare gli investimenti su sanità e infrastrutture a patto, come caldeggia il documento dell’agenzia, di non abbandonare il percorso già imboccato di miglioramento dei conti, riduzione delle tempistiche sui pagamenti e di utilizzo sempre più efficace dei fondi per lo sviluppo dell’Unione Europea.
«Il giudizio di Standard & Poor’s – commenta il governatore, Renato Schifani – è per noi confortante, consentendo alla Sicilia di presentarsi sullo scenario nazionale e internazionale forte della propria affidabilità in crescita. Come abbiamo sottolineato a più riprese, lavoriamo per una Regione che sappia mantenere gli impegni che assume. Raggiungendo tale obiettivo, si crea un clima rassicurante per gli osservatori italiani e stranieri, nonché per il mercato nel suo complesso».
«Stiamo puntando – aggiunge l’assessore all’Economia, Marco Falcone – su una gestione economica finalizzata al controllo dei conti, al taglio dell’indebitamento e del disavanzo, al miglioramento delle performance amministrative della Regione, a partire dai tempi sui pagamenti. Sono proprio queste le priorità che indica il rassicurante report di Standard & Poor’s, su cui il governo regionale sta dando prova di politiche virtuose. Abbiamo anticipato il riaccertamento dei residui e stiamo accelerando sullo snellimento delle pratiche contabili, una delle criticità indicate dall’agenzia. Mantenendo l’attuale equilibrio di bilancio, e dunque confermando la nostra solvibilità, potremo aumentare la mole di investimenti che la Regione può compiere. Un utilizzo sempre più efficace della leva pubblica, mirato ai settori strategici come infrastrutture, sanità e servizi – conclude Falcone – favorirà sempre più il recupero dalla crisi e la prevista crescita del Pil».
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