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Elezioni, Cateno De Luca in tour nel Messinese: bagno di folla per l’aspirante governatore

Dal palco di Taormina e Letojanni De Luca ha illustrato i punti del suo programma elettorale

Ben tre i comizi che hanno visto impegnato il leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca nella zona jonica del messinese. Il candidato alla presidenza della Regione Siciliana ha ricevuto una grande accoglienza in tutte e tre le piazze che lo hanno visto protagonista. A Taormina, Letojanni e Mandanici ad attendere il Cateno De Luca un bagno di folla.

Dal palco di Taormina e Letojanni De Luca ha illustrato i punti del suo programma elettorale ribadendo l’importanza di scegliere il progetto targato De Luca sia alle regionali che alle politiche nazionali.

Dedicato ai giovani invece il comizio a Mandanici fissato alle 23. Protagonisti i “Giovani Siciliani”, una delle 9 liste in provincia di Messina a sostegno di Cateno De Luca.

Ringrazio tutti per la manifestazione di affetto e soprattutto quanti ci hanno aspettato a Mandanici dove siamo arrivati a mezzanotte inoltrata – ha spiegato De Luca – ma nonostante l’ora tarda la piazza era gremita». Qui sul palco insieme al leader di “Sud chiama Nord” Domenico Ravidà candidato nella lista “Giovani siciliani”, 21 anni e tanto entusiasmo. Per noi – ha affermato De Luca – i giovani rappresentano il motore del nostro progetto. Troppo spesso sono stati utilizzati come serbatoio di voti, sfruttati e poi dimenticati. Il nostro obiettivo è dare la possibilità di vivere una campagna elettorale da protagonisti che possa fornire loro un bagaglio di esperienza da custodire per il futuro. Domenico così come gli altri giovani sono consapevoli che la loro è una candidatura di servizio, ma hanno scelto di metterci la faccia per testimoniare il loro impegno per il nostro progetto”.

Il tour del candidato alla presidenza della Regione Siciliana prosegue oggi. Partito da Palermo ha fatto tappa a Messina, Milazzo ed è atteso a Venetico, Torregrotta, San Pier Niceto, Gualtieri Sicaminò. Comizio conclusivo a Santa Lucia del Mela alle 21.30 in piazza Milite ignoto.

Al Senatore Schifani, che da Gela propone soluzioni sul porto e sulle energie, corre l’obbligo specificare alcuni aspetti che ovviamente non conosce in quanto lontano anni luce da quelle che sono state le problematiche che riguardano il territorio gelese. Relativamente al Porto-rifugio Schifani deve sapere che la procedura è stata bloccata proprio da Roma, da quegli uffici romani che lo stesso Schifani dice di conoscere e dai quali dice di essere rispettato. Dove era lo stesso Schifani quando i gelesi manifestavano per avere risposte su un dragaggio bloccato dal ministero dell’ambiente che negli ultimi 5 anni ha chiesto integrazioni su integrazioni ad una procedura oramai annegata nelle stesse sabbie mobili del porto di Gela? Cosa faceva il senatore Schifani quando la Regione Siciliana, guidata dal suo predecessore Musumeci, non riusciva a sbloccare una condizione che, come riconosciuta da tutti, bloccava un dragaggio utile e necessario? Tra Roma e Palermo risiedono le colpe di un dragaggio bloccato sul nascere a causa di una burocrazia malata che abbiamo intenzione di smantellare. Per non parlare del progetto del nuovo porto, il cui iter è oramai disperso nei meandri dell’assessorato infrastrutture insieme alla promessa milionaria di finanziamento. Da Presidente della Regione Siciliana procederò al dragaggio del porto-rifugio gestendo la problematica con una procedura d’urgenza ed assumendo la responsabilità che un presidente della regione deve assumersi senza attendere alcun parere per delle sabbie che si sono depositate negli ultimi anni e  per le quali si eseguivano indagini su indagini per svariate centinaia di migliaia di euro senza cavare un ragno dal buco” ha affermato ancora Cateno De Luca commentando le ultime dichiarazioni di Renato Schifani durante la sua visita a Gela.


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