“Spero che Schifani, dopo Crocetta e Musumeci, non trascini le nostre province nell’ennesimo infinito commissariamento e rispetti le istituzioni”. Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a proposito dell’ipotesi di un accorpamento tra elezioni europee e provinciali. “Votare a giugno, senza una modifica della legge Delrio in ambito nazionale, sarebbe illegittimo, anche se Schifani avesse un accordo firmato al bar con esponenti del Governo nazionale per una mancata impugnativa. Ci sono sentenze della Corte Costituzionale chiarissime sul tema e tentativi identici in passato hanno subìto l’impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri. Votare a giugno, contestualmente alle europee, sarebbe illegittimo, anche se il Governo, follemente, decidesse di non impugnare la norma. Fioccherebbero comunque i ricorsi e le province sarebbero commissariate un’altra volta mentre nel resto d’Italia si andrà a votare probabilmente qualche settimana dopo. Quindi dopo anni in cui sono state impedite le elezioni di secondo livello ai sensi della Delrio, ci verrebbero impedite anche quelle di primo livello, figlie di un’eventuale modifica della legge. Un capolavoro. Chissà se non sia questo l’obiettivo di Schifani, un perenne commissariamento che impedisca ai cittadini di scegliere da chi farsi amministrare e la nomina, da parte del Presidente della Regione, di altri commissari che gli consentano di gestire il potere massacrando la qualità del governo”, conclude.
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