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Elezioni in Sicilia, enigma Musumeci. Il governatore annuncia: “Presto toglierò il disturbo”

La trincea scavata da mesi dal presidente della Regione Siciliana, con l'aiuto di Giorgia Meloni, sembra per la prima volta cedere, ma niente è ancora del tutto chiaro

Lì dove non sono riusciti Gianfranco Miccichè e Matteo Salvini, hanno avuto successo (involontario, naturalmente) Ficarra e Picone: reduce da una ‘prova di forza’ con il duo di comici siciliani che sul palco del Taobuk di Taormina hanno fatto satira sulle sue dichiarazioni, Nello Musumeci ha pronunciato le frasi che una parte del centrodestra attendeva da mesi, seppur ancora enigmatiche: “Presto toglierò il disturbo… ci sarà un mio successore”.

La trincea scavata da mesi dal presidente della Regione Siciliana, con l’aiuto di Giorgia Meloni, sembra per la prima volta cedere, ma niente è ancora del tutto chiaro. “Noto che si tratta di una dichiarazione al futuro e non al presente. Non ho parlato ancora con lui, né con Giorgia Meloni e i dirigenti del centrodestra. Ma per me non è una novità quanto Nello Musumeci dice: la mia prima impressione è che le sue dichiarazioni siano volte a ribadire che lui vuole l’unità di tutto il centrodestra, il sostegno pieno di tutta la coalizione”, ha detto il vice presidente del Senato, Ignazio La Russa, mentre un fedelissimo come Domenico Aricò, capogruppo di “Diventerà Bellissima” all’Ars, è sembrato spiazzato da dichiarazioni apprese solo dal cronista che lo chiama al telefono: “Per noi Musumeci resta la candidatura vincente”.

Era stato, come ormai accade da tempo, Gianfranco Miccichè ad aprire il fuoco: “Vogliamo vincere in Sicilia, sì o no? Se l’obiettivo è quello, ricandidando Musumeci il rischio di perdere è invece altissimo”, aveva detto al ‘Corriere’ il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, in un’intervista pubblicata dal quotidiano nello stesso giorno in cui riaffiora politicamente il fratello del coordinatore di Forza Italia, Gaetano, che sembra parlare da candidato: “Compito di chi amministra la Sicilia sia favorire insediamenti produttivi virtuosi nell’Isola”, ha detto nel corso di un convegno a Palermo il presidente del consiglio di amministrazione di Banca Imi del gruppo Intesa Sanpaolo, di cui già a gennaio si parlava come candidato governatore della Sicilia per il centrodestra. I due fratelli sei mesi fa avevano spento bruscamente voci e riflettori su questo scenario, del quale, però, si continua a parlare in queste ore.

Il ‘governatore’, intanto, promette di svelare il senso delle sue dichiarazioni, rimandando i giornalisti a una prossima conferenza stampa. Prendono altra luce, in attesa che l’enigma si sveli, le frasi pronunciate da Musumeci presentando la mostra su Sant’Agata, la santa patrona di Catania: “Fu simbolo di fede e coerenza, fino all’estremo sacrificio”.


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