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Embargo petrolio. Pagano (Lega): “significa chiudere la raffineria Isab-Lukoil di Priolo e licenziamento in tronco di circa 4mila lavoratori”

"Mettere in campo iniziative diplomatiche concrete affinché si intensifichi il dialogo con Bruxelles per favorire un supplemento di riflessione su una decisione simile, ben sapendo che l'impianto di Priolo lavora solo petrolio russo proveniente via mare"

“L’Ue non spari nel mucchio. Porre a fine anno l’embargo al petrolio russo trasportato via mare non significa colpire solo la Russia, ma anche chiudere la raffineria Isab-Lukoil di Priolo e licenziamento in tronco di circa 4mila lavoratori: 4mila padri di famiglia che rischiano seriamente di trovarsi tra 6 mesi in mezzo a una strada”. Così il vicecapogruppo della Lega alla Camera Alessandro Pagano.

“Uno scenario drammatico tanto per l’impatto devastante sul piano socio economico della Sicilia quanto per l’approvvigionamento energetico del Paese e che, come tale, richiama urgentemente l’intero sistema Italia, nessuno escluso, alle proprie responsabilità – aggiunge – Innanzitutto, quella di mettere in campo iniziative diplomatiche concrete affinché si intensifichi il dialogo con Bruxelles per favorire un supplemento di riflessione su una decisione simile, ben sapendo che l’impianto di Priolo lavora solo petrolio russo proveniente via mare. Allo stesso modo, occorre anche un’analisi specifica e dettagliata su tutte le contromisure necessarie per bilanciare le gravi ripercussioni che deriverebbero inevitabilmente da una decisione come questa e che, al momento, sembra affetta da una miopia ideologica e controproducente per i nostri interessi nazionali. Non c’è tempo da perdere”.


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