Sono oltre 2.130 le persone che rischiano di diventare senzatetto a Palermo, dove 507 famiglie sono state prese in carico dall’Agenzia per l’inclusione sociale e abitativa gestita dall’assessorato alle Attività sociali e socio-sanitarie. L’importo degli aiuti è stato di oltre 1.800.000 euro. L’Agenzia, spiega una nota, ha operato attraverso 11 punti snodo distribuiti nelle circoscrizioni di Palermo e nei comuni di Monreale e Villabate, raggiungendo complessivamente, dall’inizio della sua operatività, nel maggio 2023, 3.832 utenti.
I destinatari del servizio sono principalmente disoccupati (68%) e in prevalenza giovani e adulti con un basso livello di istruzione, con oltre il 44% dei beneficiari che ha conseguito solo la licenza media. La maggior parte degli utenti è di nazionalità italiana (82,6%), ma è presente una significativa comunità migrante, soprattutto da paesi come Bangladesh, Nigeria e Tunisia.
“Davanti a un mercato immobiliare caratterizzato da un aumento vertiginoso dei costi di affitto e delle richieste di garanzia, e sempre più difficoltà per le persone a basso reddito o in condizioni di marginalità – spiega l’assessorato – l’Agenzia è ora al lavoro per implementare strumenti finanziari innovativi che possono sbloccare il mercato degli affitti, proteggere i diritti degli inquilini e ridurre i rischi per i proprietari. Tra questi, il nuovo Fondo di Garanzia per le Morosità è pensato per incentivare i proprie-tari ad affittare a canone concordato, tutelando gli inquilini in difficoltà economica.”
Il Fondo, che fa parte delle politiche di contrasto alla povertà abitativa e viene finanziato a valere Poc Sicilia 2014-2020, è destinato a locatori e inquilini con un Isee sotto una certa soglia e copre fino a 12 mensilità in caso di morosità incolpevole. Per l’assessore Rosi Pennino “bisogna consolidare e ampliare l’azione politica dell’Amministrazione sulla casa attraverso investimenti reali e mirati e programmare azioni che valorizzino il recupero del patrimonio immobiliare esistente e risponda alle esigenze di chi vive il disagio abitativo ogni giorno. L’Agenzia si prepara ora a nuove sfide per il futuro mantenendo l’impegno di continuare a costruire politiche abitative generative, attraverso un’azione costante a favore di un accesso equo e sostenibile all’abitare per tutti”.
Tra gli strumenti innovativi e più promettenti utilizzati, c’è l’housing led, che offre alloggi temporanei a persone in difficoltà abitativa in un appartamento condiviso, accompagnandole con percorsi di supporto sociale e lavorativo. L’approccio innovativo di coabitazione, che ha pochi casi simili in Italia, promuove il supporto reciproco tra gli inquilini, dimostrando di essere un modello efficace per restituire autonomia alle persone. L’obiettivo è “facilitare la ricerca di un’abitazione stabile e sicura, promuovendo al contempo l’acquisizione di un’autonomia attraverso empowerment, autoconsapevolezza e valorizzazione delle risorse personali. Questo modello rappresenta un esempio di come le risorse abitative possano essere integrate in un sistema che unisce supporto psicologico, sociale e culturale, fornendo una vera opportunità di riscrivere il proprio futuro“.
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