Osservare e monitorare i vulcani anche nei luoghi difficilmente accessibili, come le aree impervie dell’Etna e all’interno delle grotte di scorrimento lavico. Da oggi, spiega l'Istituto nazionale di Vulcanologia, è possibile grazie a una rete di sensori per il monitoraggio di grandezze fisiche in luoghi difficilmente più remoti. Il progetto Etna-Net di Ingv, ST Microelectronics NV e l’Università di Catania
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