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Europee e Amministrative, ok all’election day l’8 e il 9 giugno. C’è il nodo provinciali…

Con il provvedimento approvato in CdM cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per l’election day, che fissa le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Bisognerà attendere ancora per capire se le Provinciali saranno realtà. Il ddl sulla reintroduzione delle Province, infatti, approderà in Aula mercoledì 31 gennaio. Il termine della presentazione degli emendamenti è fissato per lunedì prossimo, alle 12. Da martedì della prossima settimana si prevede la discussione generale. Certo, poi bisognerà capire se verrà abolita la legge Delrio, a Roma, per poter consentire il voto in Sicilia. Ma questa è un’altra storia.

Con il provvedimento approvato in CdM cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.

Nel decreto legge che determina la possibilità che le elezioni Amministrative, accorpate alle Europee, si svolgano l’8 ed il 9 giugno, è previsto anche un aumento del compenso per gli addetti ai seggi. L’elevazione dei compensi per gli addetti ai seggi, ha spiegato il ministro Matteo Piantedosi, è dovuta al fatto “stiamo registrando un’attrattività sempre minore” per questa attività, con una “scarsa partecipazione cui siamo spesso costretti a porre rimedio con provvedimenti d’urgenza negli ultimi giorni”. Da qui la decisione di “incrementare il gettone di presenza”.


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