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Evasione fiscale, il deputato Cateno De Luca assolto in appello

Si tratta del processo nel quale l'accusa aveva ipotizzato un'evasione fiscale da un milione e 700 mila euro

Il deputato regionale Cateno De Luca, ex sindaco di Messina, è stato assolto nel processo d’appello Fenapi. Si tratta del processo nel quale l’accusa aveva ipotizzato un’evasione fiscale da un milione e 700 mila euro al centro di una indagine della Guardia di Finanza.

La sentenza è della Corte d’appello di Messina, presieduta dal giudice Bruno Sagone che ha confermato l’assoluzione di primo grado. In primo grado il processo nei confronti di De Luca e di altre persone si era concluso nel 2021 con una sentenza di assoluzione per tutti.

Contro questa sentenza la procura aveva presentato appello. Si era aperto il processo di secondo grado ed alcuni mesi fa il sostituto procuratore Felice Lima è tornato a chiedere la condanna a tre anni per De Luca e due anni per Carmelo Satta, all’epoca dei fatti presidente della Fenapi e per il commercialista Giuseppe Ciatto.

“È il mio primo Natale dopo dieci anni che non passerò sulle carte giudiziarie, questo è un dato importante per me e per la mia famiglia”, ha detto Cateno De Luca subito dopo la lettura della sentenza.

“Questa vicenda – ha aggiunto De Luca – era paradossale e si è visto fin da quando ho subito l’arresto l’8 novembre 2017, arresto che è stato annullato nel giro di pochi giorni e che ha segnato particolarmente la mia vita perché è stato messo in discussione non solo l’aspetto politico che mi ha riguardato nelle precedenti vicende ma è stata toccata più intimamente la mia attività professionale”. De Luca parla di “una struttura che è stata creata con grande sacrificio fino dal 1992”.

“Abbiamo vissuto – ha aggiunto – questa fase con grande attenzione, la mia preoccupazione non riguardava la mia persona ma tutti gli altri soggetti coinvolti ma soprattutto i dipendenti che sono stati messi a rischio. Si chiude un’altra vicenda con l’assoluzione, siamo a 18 processi, due arresti, spero che adesso gli organi inquirenti e la procura guardino con maggiore attenzione le vicende che riguardano un uomo scomodo, amato e odiato come me”.


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