“La reazione del ministro delle Infrastrutture e il voto contrario dei partiti della maggioranza in Italia certificano i ritardi del nostro Paese sulla mobilità sostenibile. Se guardiamo poi alla Sicilia, lo stallo della vertenza che riguarda l’ex Fiat di Termini Imerese, un’area industriale che potrebbe essere privilegiata per la produzione di vetture elettriche e dell’automotive, la dice tutta sulla miopia delle classi dirigenti”: lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, nel saluto al congresso nazionale della Filt Cgil, che si svolge a Catania.
“La transizione ecologica – ha osservato Mannino – è un processo ineludibile. Si può discutere su tempi e scadenze ma piuttosto che alzare gli scudi su una misura che si sapeva sarebbe arrivata, il governo faccia sapere agli italiani quali politiche industriali intende mettere in campo per allineare il nostro Paese ai necessari obiettivi di abbattimento delle emissioni rilanciando industria e occupazione”.
Mannino ha inoltre detto che “per la Sicilia si possono aprire nuove opportunità di sviluppo e occupazione a patto che anche la Regione metta in campo politiche industriali coerenti con le vocazioni dell’Isola e provi ad anticipare i processi anziché rincorrerli o subirli”.
Il segretario della Cgil Sicilia ha anche affermato di ritenere “un segnale importante il fatto che il congresso nazionale della Filt Cgil si svolga in Sicilia, regione dove il sistema dei trasporti sconta carenze, inefficienze e ritardi su cui è necessario intervenire per garantire il diritto alla mobilità dei siciliani, non penalizzare ulteriormente il sistema delle imprese, rilanciare l’occupazione attraverso interventi quanto mai necessari”.
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