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Ex lavoratori Pip, Figuccia (Lega): “stabilizzare per evitare condanne”. Dipendenti Esa: presentata in Ars una mozione a firma #diventeràbellissima e Attiva Sicilia

Sono attese nelle prossime settimane le sentenze dopo i ricorsi presentati per il riconoscimento delle differenze retributive e contributive, e la conversione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro

“I lavoratori ex Pip vanno stabilizzati senza più rinvii. Presto la Regione subirà le condanne del tribunale del Lavoro: sono attese nelle prossime settimane le sentenze dopo i ricorsi presentati per il riconoscimento delle differenze retributive e contributive, e la conversione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro. Da oltre vent’anni questa platea di lavoratori presta servizio in tanti settori dell’Amministrazione regionale, nei Comuni e negli ospedali”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Lega Sicilia all’Assemblea regionale siciliana, che aggiunge: “Parlamento e governo regionali si muovano immediatamente per chiudere questa triste pagina di precariato e per dare risposte concrete a tante famiglie siciliane. C’è un rischio enorme per i costi di un contenzioso ormai fuori controllo. A breve arriveranno ulteriori aggravi per i risarcimenti ai lavoratori ex Pip per le violazioni contrattuali e per le spese legali che incideranno per diversi milioni di euro nelle casse regionali”.

“È stata presentata in Assemblea regionale una mozione in cui si impegna il governo regionale a interloquire con Roma per ottenere una legge cornice che autorizzi a modificare il contratto di lavoro degli OTD dell’Ente Sviluppo Agricolo in tempo indeterminato”. Dichiarano i firmatari della mozione – deputati di #diventeràbellissima e Attiva Sicilia – con in testa l’on. Giusi Savarino, prima firmataria che aggiunge: “Questa iniziativa parlamentare nasce con l’obiettivo di stabilizzare i 346 operai a tempo determinato. Utilizzando le risorse del PNRR, infatti, potrebbe essere ampliato l’utilizzo delle loro competenze per combattere il cambiamento climatico, a tutela dell’ambiente e del territorio nonché a servizio dell’agricoltura siciliana, e cosi garantire loro l’agognato futuro occupazionale. Sappiamo che l’attuale normativa di riferimento prevede per questi lavoratori la sola stagionalità, che non può essere superata se non a rischio di impugnative e danno erariale, ciò rende imprescindibile interloquire con Roma affinché si costruiscano le basi di questo percorso di stabilizzazione.
Le crescenti preoccupazioni degli OTD  e dell’Esa – conclude l’on. Savarino – non sono rimaste inascoltate, noi ce ne facciamo carico e proseguiremo a farlo in tutte le sedi”.


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