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Ex Pip, Cisl: “Ripartito tavolo; fiducia nell’impegno del governo”

Chiesta l'attuazione dell’articolo 25 della legge 16 del 3 agosto che prevede il passaggio dei lavoratori del bacino, chiuso e ad esaurimento, nelle altre società partecipate

È ripartito il tavolo tecnico regionale per risolvere l’annosa questione dei lavoratori del bacino Ex Pip. “Ieri abbiamo accolto con fiducia la presenza del presidente della Regione Renato Schifani, oltre a quella dell’assessore Marco Falcone, del ragioniere generale Ignazio Tozzo e dei dirigenti dell’assessorato al Lavoro – spiega Mimma Calabrò segretario generale della Fist Cisl – ed è stata una dimostrazione di sensibilità del governatore verso i 2.500 lavoratori e le rispettive famiglie che vivono da decenni in un limbo senza la serenità che meritano”. “Abbiamo chiesto di dare piena attuazione all’articolo 25 della legge 16 del 3 agosto – aggiunge – che prevede il passaggio dei lavoratori del bacino, chiuso e ad esaurimento, nelle altre società partecipate”.

L’approvazione dell’art. 25 è stato ottenuto nei mesi scorsi dal tavolo tecnico istituito presso il ministero della Pubblica amministrazione, grazie alla spinta dell’allora assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. Nel corso dell’incontro di ieri “è emersa la volontà di continuare con il lavoro che fin qui ha consentito di raggiungere importanti risultati. Si è saputo che era pronta per essere spedita ieri stesso una lettera alle 13 società partecipate affinché venga eseguita una ricognizione dei reali fabbisogni di personale. La risposta dovrà arrivare entro quindici giorni. Si è condivisa la necessità di una ricollocazione dei lavoratori, ma anche di attivare strumenti come l’accompagnamento alla pensione volontaria e l’incentivazione alla fuoriuscita dal bacino”. “Così come – aggiunge la sindacalista – siamo tutti concordi nel ritenere necessaria la rivalutazione del sussidio, fermo dal 2014, sulla base variazione annuale Istat”.


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