L’ex pm del pool antimafia di Palermo, Gioacchino Natoli, è indagato a Caltanissetta per favoreggiamento alla mafia e calunnia e presto sarà interrogato dal pool stragi della procura nissena. La vicenda giudiziaria nasce dal filone su “Mafia e appalti” che avrebbe accelerato la strage di via D’Amelio nella quale vennero uccisi Paolo Borslelino e la sua scorta.
Natoli avrebbe insabbiato elementi dell’inchiesta a Massa Carrara – poi confluiti nel ‘Mafia e appalti’ – nell’ambito della quale gli inquirenti avevano intercettato diversi imprenditori per dimostrare che gli affari di Cosa nostra si muovevano in Sicilia, ma anche in Toscana. Natoli avrebbe agito in concorso, secondo le accuse, con l’ex procuratore di Palermo Pietro Giammanco (deceduto) e con l’allora comandante della Guardia di Finanza Stefano Screpanti. Lo scorso anno su ordine della procura di Caltanissetta le bobine dell’indagine di Massa Carrara – che inizialmente si era detto che erano state distrutte – sono state portate nella sede del Ros di Roma e qui è iniziato l’ascolto di tutte le conversazioni. Un anno dopo l’avvio delle operazioni i primi indagati della procura nissena.
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