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Federconsumatori contro Ryanair: “mette Regioni una contro l’altra, Schifani deve andare a roma”

"Organizzare un piano voli di lungo periodo, che preveda un sistematico aumento di quelli disponibili durante le festività e gli altri giorni da bollino rosso"

Ryanair “fa grandissimi guadagni facendo pagare carissimi i voli ad ogni festa comandata, è un fatto intollerabile per tutti i consumatori siciliani, a prescindere dal loro colore politico”. Così Federconsumatori Sicilia in una nota. “Ryanair – spiega l’associazione – chiede la cancellazione di una tassa per restare pienamente operativa in Sicilia e minaccia di spostare i propri aerei in altre Regioni italiane, in cui tale tassa è stata cancellata, o addirittura all’estero. Ogni anno Ryanair mette in atto la stessa strategia – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – facendo richieste economiche con la minaccia di spostare gli aerei altrove. Inoltre, l’azienda ha ormai capito perfettamente che è possibile mettere le Regioni italiane una contro l’altra, seguendo l’antico motto latino divide et impera, per massimizzare i suoi profitti. Tutto ciò è intollerabile e offensivo per noi siciliani”.

Federconsumatori ribadisce che “il piano regionale di rimborsi per i voli troppo costosi è un fallimento. Ma ciò non vuol dire che Ryanair abbia ragione e che possa ricattare impunemente i siciliani. Nel giro di pochi giorni lo stesso volo Ryanair passa da 14,99 euro a 150 euro o più: l’azienda dovrebbe spiegare a tutti se a 14,99 euro quel posto in aereo non è redditizio, perché se non lo è allora Ryanair vola in perdita per gran parte dell’anno. Molto più probabilmente, invece, è il volo a 150, 200, 250 euro ad essere pura speculazione sul prezzo, e l’azienda sfrutta l’insularità della nostra Regione e la mancanza di mezzi di trasporto realmente alternativi all’aereo per collegare la Sicilia a gran parte dell’Italia continentale. Eddie Wilson (Ceo, ndr) ha ragione solo su una cosa: Schifani deve volare a Roma, ma non per chiedere che si taglino le tasse a Ryanair. Schifani deve andare a Roma per parlare con Salvini, con Urso, con il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma e con i rappresentanti delle società di gestione di tutti e quattro gli aeroporti siciliani, al fine di organizzare un piano voli di lungo periodo, che preveda un sistematico aumento dei voli disponibili durante le festività e gli altri giorni da bollino rosso”.


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