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Femminicidio ad Alessandria, si scava nelle vite dei protagonisti siciliani

I coniugi erano stati ad Agrigento proprio in questi giorni, per la campagna di raccolta delle olive

Sarà sentito dal magistrato nelle prossime ore, per l’interrogatorio di garanzia, Giovanni Salamone, 61 anni, l’uomo che ieri mattina ha ucciso con almeno 6 coltellate la moglie Patrizia Russo nella casa dove la coppia viveva, a Solero, in provincia di Alessandria. L’uomo, che si trova ora rinchiuso nel carcere cittadino, ha reso una piena confessione ai Carabinieri ai quali si è consegnato, ma non ha spiegato le ragioni del gesto che ha posto fine alla vita della donna, 53 anni, insegnante di sostegno alla scuola media del paese. Ecco perché gli inquirenti stanno provando a scavare nella vita dei due coniugi, trasferitisi da meno di un anno in Piemonte da Agrigento. Salamone è un agricoltore e commerciante di prodotti agricoli. Da tempo alimenta una grande passione per l’ambiente, trasformatasi in attivismo con una associazione ambientalista di Agrigento, la città di cui entrambi i coniugi sono originari. Nel 2020 aveva anche imboccato la strada della politica, candidandosi al Consiglio comunale senza riuscire ad essere eletto. Patrizia Russo, 53 anni, è invece una stimata insegnate di sostegno. In Sicilia aveva lavorato in diverse scuole ad Agrigento e poi a Favara. La scuola era la sua passione, tant’è che aveva accettato un trasferimento, quello a Solero, a più di 1000 chilometri da casa. Il movente dell’omicidio potrebbe essere da ricercare in questo repentino cambiamento di orizzonte di vita.

I coniugi erano stati ad Agrigento proprio in questi giorni, per la campagna di raccolta delle olive. Ed erano rientrati a Solero la sera prima della tragedia. C’è chi parla anche di qualche problema economico, ma si tratta al momento soltanto di ipotesi tutte da dimostrare. In attesa di capire che cosa Salamone (che è assistito dall’avvocato Stefano Daffonchio di Tortona, nominato d’ufficio) dirà al magistrato nell’interrogatorio di garanzia e di conoscere i riscontri medico legali sulla dinamica del femminicidio (le coltellate dovrebbero essere sei o sette, sferrate al fianco e alla schiena mentre Patrizia ancora dormiva) il paese si prepara a ricordare Patrizia in un Veglia in programma questa sera alle 21 nella Chiesa di San Prospero, la parrocchiale di Solero. La chiesa dove insieme coniugi andavano per partecipare alla messa tutte le domeniche.


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