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“Fermare gli sgomberi a Palermo”, l’appello del Sunia. Tra le famiglie a rischio anche una mamma con figli piccoli

Tra le famiglie a rischio sgombero c’è quella di Consuelo, mamma di due minori in tenera età, che ha ricevuto la comunicazione di preavviso dalle forze dell’ordine

Il Sunia chiede al prefetto e al sindaco di Palermo la sospensione degli sgomberi in corso. A vivere sotto la minaccia di dover lasciare la propria abitazione da un momento all’altro sono diverse famiglie con minori, soggetti deboli e portatori di handicap. “Tutto ciò avviene in un particolare momento di difficoltà per il Paese e in assenza di  proposta alternative da offrire alle famiglie – dice il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish -, e nell’attesa della convocazione di un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti, chiediamo di  sospendere tutti gli sgomberi in esecuzione, salvo casi di straordinaria esigenza, per consentire agli organismi istituzionali, comunali, regionali e statali di competenza, di predisporre un piano di interventi che assicuri legalità e diritti garantiti dai principi costituzionali”.

Tra le famiglie a rischio sgombero c’è quella di Consuelo, mamma di due minori in tenera età, che ha ricevuto la comunicazione di preavviso dalle forze dell’ordine. Si tratta di uno dei due drammatici casi che il Sunia aveva portato all’attenzione in un incontro a Villa Filippina con i candidati a sindaco, prima delle elezioni al Comune di Palermo. Con tutte le famiglie presenti. Il secondo caso era quello di Giuseppe Balsamo, vittima di estorsione mafiosa,  costretto, dopo l’incendio della propria abitazione, a vivere in auto e separato dalla famiglia. “Allora, insieme agli altri candidati sindaco, anche il sindaco Lagalla aveva condiviso l’appello da noi lanciato alle autorità competenti di predisporre per le due famiglie, qualora fosse indispensabile procedere allo sgombero, una alternativa dignitosa e adeguata a garantire l’unità familiare – aggiunge Zaher Darwish -. Oggi, purtroppo, si sta ripetendo lo stesso scenario inquietante e Consuelo si ritrova nuovamente nello stesso calvario che minaccia la serenità sua e delle sue figlie. Ci appelliamo al sindaco affinché mantenga l’impegno condiviso, assicurando la permanenza della famiglia nell’immobile recuperato, o offrendo alla famiglia una valida alternativa”.


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