Risorse pari a 3,4 miliardi in arrivo per l’ammodernamento e il potenziamento di 178 km della linea ferroviaria Palermo-Catania. È questa la cifra che verrà messa a disposizione dell’infrastruttura siciliana grazie all’accordo presentato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal vicepresidente del Consiglio e Ministro, Matteo Salvini, dalla vicepresidente della Bei Gelsomina Vigliotti, dall’ad di Fs, Luigi Ferraris, dal Vicedirettore Generale per la Mobilità ed i Trasporti della Commissione europea, Herald Ruijters, dall’ad di Cdp, Dario Scannapieco, e dal Chief of Imi Corporate & Investment Banking Division di Intesa Sanpaolo, Mauro Micillo.
Nel dettaglio, la Bei ha approvato un maxi-intervento da 2,1 miliardi di euro suddiviso in un finanziamento diretto al Mef di 800 milioni e un innovativo strumento di contro-garanzia, studiato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, da 1,3 miliardi a favore di intermediari finanziari, di cui 500 milioni per l’operazione apripista con Intesa Sanpaolo, 300 milioni per quella con Cdp e ulteriori 500 ancora da destinare.
Si tratta di un’operazione finanziaria totalmente innovativa in Italia nel settore delle infrastrutture, che combina un finanziamento diretto allo Stato (a condizioni di provvista favorevoli) con un sostegno agli istituti di credito che, con il rilascio delle garanzie previste nei contratti di affidamento dei lavori, sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale nel facilitare l’implementazione dei progetti infrastrutturali di grandi dimensioni, come appunto la linea Palermo-Catania.
Nel dettaglio, l’accordo prevede: un finanziamento diretto della Bei al Ministero dell’Economia e delle Finanze di 800 milioni, di cui la prima tranche da 200 milioni è già stata stipulata; uno strumento di contro-garanzia, sempre da parte della BEI e sviluppato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, per un importo di 1,3 miliardi a favore di intermediari finanziari. Di questi, i primi 500 milioni sono stati assegnati ad Intesa Sanpaolo – banca che ha fatto da apripista al progetto contribuendo alla definizione dello schema dello strumento – e 300 milioni a Cdp, mentre i rimanenti 500 milioni verranno allocati ad altri intermediari finanziari in una fase successiva.
“Questo strumento non ha precedenti nell’operatività della Bei – spiega il Mit in una nota – ed è volto a contro-garantire le garanzie contrattuali che gli istituti finanziari rilasceranno in favore di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A nell’interesse dei soggetti eleggibili e aggiudicatari dei lavori“. Grazie alla contro-garanzia del 50% si potranno generare garanzie da parte degli istituti finanziari pari al doppio dell’impegno della Bei: si arriverà quindi a 2,6 miliardi di garanzie disponibili per l’attivazione dei contratti di costruzione e il conseguente avvio dei lavori. A questa cifra si aggiungono gli 800 milioni di finanziamento diretto al Mef, per un valore complessivo di 3,4 miliardi a favore dell’ammodernamento della linea ferroviaria Palermo-Catania.
L’intervento di contro-garanzia che sostiene la garanzia della Bei da 1,3 miliardi è sostenuto da InvestEU, il programma dell’Unione europea che mira ad attivare investimenti per 372 miliardi entro il 2027, di cui il Gruppo Bei è il principale partner attuativo. La struttura finanziaria dell’operazione permetterà di facilitare l’implementazione dei lavori grazie alla contro-garanzia fornita agli istituti finanziari coinvolti e al suo effetto di amplificazione del sostegno creditizio alle aziende impegnate nella realizzazione delle opere infrastrutturali ferroviarie. Questo va ad aggiungersi al finanziamento di 1,4 miliardi che verrà erogato nell’ambito del PNRR per sostenere gli investimenti per la linea Palermo-Catania.
Le risorse contribuiranno all’ammodernamento e al potenziamento di 178 km della linea ferroviaria Palermo-Catania, tra Fiumetorto e Bicocca, collegando le aree urbane costiere settentrionali e orientali della Sicilia con l’interno della Regione. L’infrastruttura fa parte del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo della Rete TEN-T (Trans European Network Transport). I treni, sia merci che passeggeri, viaggeranno a una velocità massima di 200 km/h, contribuendo a ridurre i tempi di percorrenza della tratta di circa 60 minuti, collegando le due città metropolitane con treni diretti in 2 ore rispetto alle 3 ore attuali. Il progetto contribuirà allo sviluppo economico e sociale della regione e a promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile.
“I cittadini si aspettano concretezza e abbiamo il dovere di non deludere le aspettative. Siamo impegnati per recuperare il tempo perso, accelerando sui lavori, e per garantire collegamenti efficienti in Sicilia. Collegamenti utili soprattutto se si pensa che il Governo è determinato (dopo decenni) a far diventare realtà anche il ponte tra l’isola e la Calabria”, ha detto Salvini.
“La rete TEN-T, di cui la Palermo-Catania fa parte, mira a promuovere il mercato singolo europeo, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, migliorandone l’efficienza energetica e aumentandone la sicurezza”, ha commentato Vigliotti. E ha aggiunto: “Dal 1998 ad oggi, in qualità di Banca per il clima, la Bei ha sostenuto lo sviluppo del sistema ferroviario e dell’alta velocità in Italia con oltre 13 miliardi di euro, contribuendo a migliorare la connessione nel Paese e quindi promuovere la coesione sociale ed il passaggio ad una mobilita più sostenibile”.
Il Commissario per l’Economia Paolo Gentiloni ha detto da parte sua: “L’Unione europea continua a sostenere importanti investimenti nella rete ferroviaria italiana. Con l’accordo di oggi, la Banca europea per gli investimenti, con il sostegno di InvestEU, integrerà il significativo finanziamento già impegnato attraverso NextGenerationEU per il potenziamento della linea Palermo-Catania. Questo progetto è di enorme importanza per l’isola: fornirà ai siciliani trasporti più veloci ed ecologici tra i due principali centri urbani, stimolando lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro. Sono orgoglioso del ruolo chiave che l’Europa sta svolgendo nel realizzarlo”.
Il Commissario per i Trasporti Adina Vălean ha dichiarato: “Questo investimento su larga scala consentirà di compiere grandi passi avanti verso il completamento della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), aumentando la connettività in Sicilia e portando benefici diretti ai suoi cittadini e alle sue imprese. Vogliamo raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030, come abbiamo stabilito nella nostra strategia per la mobilità sostenibile e intelligente. Questa iniziativa sostiene tale ambizione. Inoltre, dimostra la complementarità tra la politica dei trasporti dell’Ue e gli strumenti finanziari dell’Ue: InvestEU e il Pnrr”.
Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, ha dichiarato: “Accogliamo con grande soddisfazione l’impegno della BEI nel sostenere finanziariamente i progetti di ammodernamento e potenziamento delle nostre infrastrutture ferroviarie, e l’attenzione particolare che ha rivolto verso il meridione e la Sicilia. L’impegno della Bei, del Mef, del Mit e di tutti i sottoscrittori di questo accordo – ha aggiunto Ferraris – rafforza quello delle società del Gruppo FS, come Rete Ferroviaria Italiana, che stanno lavorando per realizzare le opere del PNRR, quelle previste dal Contratto di Programma con lo Stato e dal nostro Piano Industriale che, in questo settore, vale oltre 110 miliardi”.
Dario Scannapieco, amministratore delegato e direttore generale di Cdp, ha dichiarato: “L’iniziativa presentata oggi è un esempio di come la sinergia tra pubblico e privato possa contribuire efficacemente a colmare il divario infrastrutturale del nostro Paese. In questa fase di rilancio e ammodernamento, avviata anche grazie alle risorse del PNRR, Cassa Depositi e Prestiti continua a ricoprire un ruolo da protagonista nella realizzazione di progetti strategici che abbiano un impatto sostenibile sull’ambiente e sull’economia, migliorando la vita quotidiana delle persone”.
Mauro Micillo, Chief Divisione Imi Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Lo sviluppo di un patrimonio infrastrutturale moderno, sicuro e connesso, è centrale per poter ambire alla crescita sostenibile e duratura di tutto il Paese, e in particolare al rilancio del Mezzogiorno. Con questa convinzione, il Gruppo Intesa Sanpaolo è da sempre impegnato nel supporto al mondo imprenditoriale e alle Istituzioni per contribuire al potenziamento della rete infrastrutturale. La Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha lavorato al fianco di Bei per la predisposizione delle procedure, dei contratti e dei meccanismi operativi di funzionamento di uno strumento innovativo che rappresenta un modo concreto per Bei di intervenire a supporto della messa a terra del Resilience and Recovery Fund con un nuovo prodotto, non solo in Italia ma anche in Europa. Il Gruppo Intesa si conferma motore dell’innovazione nel dialogo tra pubblico e privato, supportando l’evoluzione economica e industriale del nostro Paese in chiave sostenibile, certo che tale meccanismo, pensato con l’obiettivo di facilitare l’attuazione dei progetti infrastrutturali di grandi dimensioni, venga replicato e possa diventare uno standard di successo nel mondo della realizzazione di infrastrutture strategiche green”.
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