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Fp-Cgil Polizia Penitenziaria: “Due aggressioni ai Poliziotti penitenziari in cinque giorni. I detenuti percepiscono l’impunità”

Il primo si è scagliato contro due Poliziotti, il secondo ha sferrato calci ad un altro Poliziotto in servizio nelle sezioni del carcere trapanese

“Aggressioni continue di detenuti nei confronti della Polizia Penitenziaria, gli ultimi due episodi a cinque giorni di distanza”.

E’ la denuncia di Alfio Giurato della FP CGIL Polizia Penitenziaria Sicilia: “Due detenuti italiani, uno a pochi giorni di distanza dall’altro, hanno ferito alcuni agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Trapani “Pietro Cerulli”. Il primo si è scagliato contro due Poliziotti, il secondo ha sferrato calci ad un altro Poliziotto in servizio nelle sezioni del carcere trapanese. Quel che desta preoccupazione è la normalità con la quale si susseguono episodi di aggressione che rimangono poi sostanzialmente impuniti, come se l’amministrazione si fosse rassegnata a considerare normale colpire un Poliziotto in servizio con calci e pugni, in un carcere senza che i responsabili subiscano reali conseguenze disciplinari e men che meno giudiziarie”.

Caterina Tusa, Segretaria Generale FP CGIL di Trapani: “Nel carcere di Trapani, considerati i numerosi posti letto non disponibili perché in ristrutturazione, sono ristretti un numero di detenuti al limite della capienza consentita, con una presenza di detenuti stranieri al 18%. Mancano poi in servizio, più di 50 Poliziotti rispetto ai 300 previsti, con una carenza in tutti i Ruoli degli Ispettori, Sovrintendenti ed Agenti/Assistenti. Con numeri del genere, è difficile garantire la sicurezza e al contempo partecipare al lavoro di reinserimento nella società della popolazione detenuta”.

“L’episodio di violenza subito dal collega sottolinea ancora una volta le difficoltà e i rischi che il personale penitenziario affronta quotidianamente nell’adempimento del proprio dovere – afferma Mirko Manna della FP CGIL Nazionale che ribadisce – l’importanza di implementare misure concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori in servizio nelle carceri italiane 24 al giorno, 365 giorni l’anno”.

“Il Sindacato – conclude Manna – invita le istituzioni competenti, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, a rafforzare le politiche di prevenzione e contrasto alla violenza all’interno delle strutture penitenziarie, promuovendo la formazione specifica del personale e fornendo adeguati strumenti di protezione individuale. È fondamentale che gli operatori penitenziari possano svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e protetto, al fine di garantire la riabilitazione dei detenuti e il mantenimento dell’ordine all’interno dei penitenziari”.


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