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Frane, a Villarosa lavori sulla Provinciale 6. Schifani: “Rispondiamo alle tante fragilità del sistema viario per la sicurezza degli utenti”

Ancora pochi giorni e potrà finalmente aprire i battenti il cantiere che si occuperà della realizzazione di un muro di contenimento all’altezza del chilometro 7+500, in uno snodo viario strategico perché è l'unica via di fuga da Villapriolo, una frazione di Villarosa, e delle opere di ripristino del manto stradale

Sarà la Essequattro Costruzioni srl a eseguire a Villarosa, nell’Ennese, i lavori di messa in sicurezza di un tratto della Provinciale 6 reso impraticabile dai movimenti franosi che si sono verificati nel tempo. Dopo un’attesa di quindici anni, sarà ripristinata la piena fruibilità del tracciato. È questo il responso della gara svolta dalla Struttura che contrasta il dissesto idrogeologico nell’Isola e che fa capo al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

“Stiamo lavorando con decisione per migliorare il sistema viario regionale – spiega il governatore – ottimizzando risorse umane e finanziarie, ma anche raccogliendo le segnalazioni che ci provengono dal territorio e che sono il risultato di una proficua interlocuzione con i nostri tecnici. Risulta decisiva, in tal senso, l’attività di pianificazione che consente di intervenire nel più breve tempo possibile. Siamo ben consapevoli delle tante situazioni di vulnerabilità della nostra viabilità e che sono state originate dalla mancanza di una regolare manutenzione, ma ci confortano le pratiche sinora messe in campo”.

Ancora pochi giorni e potrà finalmente aprire i battenti il cantiere che si occuperà della realizzazione di un muro di contenimento all’altezza del chilometro 7+500, in uno snodo viario strategico perché è l’unica via di fuga da Villapriolo, una frazione di Villarosa, e delle opere di ripristino del manto stradale.

L’importo complessivo dell’appalto aggiudicato all’impresa, che ha sede legale a Favara, di 350 mila euro in virtù di un ribasso del 31,1 per cento: questo il responso delle procedure definite dagli uffici di piazza Florio, diretti da Maurizio Croce.

Volge cosi al termine una vicenda annosa che aveva raggiunto il suo culmine di pericolosità e di rischio in occasione della caduta del muro di sottoscarpa di un tornante, per una lunghezza complessiva di 40 metri. Tra le misure che verranno adottate, la costruzione di un muro in cemento armato in grado di stabilizzare il versante unitamente a opere di regimazione delle acque che elimineranno le infiltrazioni e, di conseguenza, il fenomeno erosivo.


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