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Furti di energia con ispettori complici, 17 condanne

Fra le accuse quella di corruzione, peculato e furto

Diciassette condanne, fino a 8 anni di reclusione, due assoluzioni e una sentenza di proscioglimento per prescrizione. Questa la sentenza dei giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, nei confronti dei venti imputati dell’inchiesta “Alta tensione” che ha fatto luce su un giro di furti di energia elettrica con la complicità degli ispettori Enel.

I commercianti, in sostanza, potevano manomettere i contatori e pagare bollette assai meno costose in cambio di tangenti agli ispettori che garantivano che non avrebbero fatto controlli. La pena più alta – 8 anni – è stata inflitta a Giovanni Trupiano, 66 anni di Agrigento, a seguire: 6 anni e 4 mesi a Domenico La Porta, 70 anni di Naro; entrambi ispettori dell’Enel mentre gli altri imputati sono commercianti che hanno beneficiato dei furti e li avrebbero corrotti. Fra le accuse quella di corruzione, peculato e furto.


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