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Furti in aziende agricole nel Ragusano, banda fermata

Ventiquattro furti in azienda messi a segno e 4 tentati. Qualche colpo a novembre; la maggior parte, da metà gennaio del 2022 al 29 marzo

Ventiquattro furti in azienda messi a segno e 4 tentati. Qualche colpo a novembre; la maggior parte, da metà gennaio del 2022 al 29 marzo. Una indagine serrata e rapida che ha dato presto risultati concreti. Cinque persone coinvolte e tra queste anche un minore. Si tratta di una banda di persone di origine romena, hanno tra i 16 ed i 44 anni, in buona parte già note alle forze dell’ordine.

Tra gli arrestati anche un soggetto che è stato già condannato con rito abbreviato in primo grado a 16 anni di carcere perchè ritenuto colpevole di un omicidio. Operavano armi in pugno; ne sono state individuate almeno due, dalle immagini in possesso degli investigatori; a casa di uno degli indagati un fucile semiautomatico, risultato rubato e che sarebbe stato utilizzato nei furti commessi.

Un gruppo organizzato, secondo le indagini certosine svolte da polizia e carabinieri con il coordinamento della Procura di Ragusa, che aveva messo in subbuglio il territorio tra Vittoria, Acate e quello a confine, con il comune di Caltagirone, saccheggiando aziende agricole. Basi determinate, percorsi stabiliti per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Neutralizzavano gli impianti di video sorveglianza e perlustravano la zona armi in pugno.

Tutto di notte quando – fortunatamente, verrebbe da dire – non c’era nessuno. E poi i riscontri nelle perquisizioni domiciliari che avrebbero permesso di raccogliere – nel raffronto di attrezzi utilizzati per scardinare lucchetti, nei anche capi di abbigliamento utilizzati dai soggetti e nella prsenza di parte di refurtiva – i gravi indizi di colpevolezza che hanno portato agli arresti, convalidati.

Hanno razziato di tutto, dagli animali alle attrezzature da lavoro, macchinari, motocoltivatori, autocarri e soprattutto prodotti per l’agricoltura, 4000 litri di gasolio agricolo, fusti di insetticidi, fitoregolatori, nitrati e insetticidi, ma anche attrezzature elettriche e film plastici per rivestire le serre con danni per i singoli proprietari che vanno dai 400 euro ma che arrivano a superare i 30mila euro. Restano tutti in carcere, pericolo di fuga e di reiterazione dei reati. E a parte uno degli indagati, vivono in mezzo alle campagne del Vittoriese, in zone non di così facile accesso.

Del minore che ha 16 anni e che è imparentato con due degli indagati, se ne occuperà la Procura per i minorenni; al momento è in un centro di prima accoglienza di Catania. Convalidati i fermi effettuati da Polizia di Ragusa e Vittoria con Squadra Mobile e dai militari dell’Arma di Ragusa e Vittoria con il nucleo radiomobile.


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