Una raccolta di firme per ottenere l’autorizzazione a svolgere i funerali pubblici per Francesco Bacchi, il diciannovenne ucciso nella notte tra il 12 e il 13 gennaio a Balestrate (Palermo), al culmine di una lite davanti alla discoteca Medusa. Nei giorni scorsi si erano tenute le esequie in forma privata, perché il questore Maurizio Calvino aveva ritenuto che potessero esserci problemi di ordine pubblico.
Amici e parenti di Bacchi chiedono ora che in memoria della vittima possa tenersi un momento di raccoglimento senza restrizioni e limitazioni, anche se venerdì scorso c’era già stata una fiaccolata contro la violenza a Partinico (Palermo), paese di cui sono originari tanto Bacchi quanto Andrea Cangemi, il presunto assassino reo confesso che si trova ai domiciliari.
E a proposito di Bacchi, la Procura di Palermo ha impugnato proprio la concessione degli arresti in casa, decisa dal Gip dopo le ampie ammissioni del giovane, che risponde di omicidio preterintenzionale, dato che colpì il coetaneo senza l’intenzione di uccidere. I pm ritengono che la misura meno afflittiva non possa essere giustificata dalla giovane età e dall’incensuratezza dell’indagato, dati l’estrema gravità e l’allarme sociale generati dal fatto, il pericolo di reiterazione del reato e la possibilità di concordare o suggerire a terze persone versioni a lui favorevoli.
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