È stata una settimana intensa e ricca di emozioni per Termini Imerese (Pa) e per tutti coloro che hanno preso parte alla seconda edizione dell’Himera Art Festival, la kermesse che è cresciuta e maturata dopo la prima edizione del 2021 e che quest’anno si è presentata al pubblico con una veste nuova, più professionale e organizzata.
Sono stati sei giorni di eventi gratuiti per tutti, dal 12 al 17 luglio, in un luogo simbolo del centro storico della città, nel suggestivo belvedere di via Enrico Iannelli che ha regalato ogni sera incantevoli tramonti sul mare, quelli che solo la Sicilia sa regalare, quando il cielo si tinge di tanti colori dall’arancione al viola. Sul palco si sono alternati di giorno in giorno spettacoli diversi che hanno spaziato dal teatro alla musica, ogni sera si è raccontata un’anima di Termini Imerese, ogni tappa un percorso storico, la memoria con il suo carico di riflessioni e analisi.
Il Festival ha segnato il tutto esaurito ogni sera, duecento i posti a disposizione per la platea, tanta la gente che ha assistito agli spettacoli in piedi. Domenica 17 luglio gran finale con il concerto della cantautrice pop-jazz napoletana Simona Molinari con la seconda tappa del suo tour “Petali”, vincitrice del prestigioso premio “Tenco” proprio qualche giorno fa. Domenica scorsa circa mille persone hanno affollato il belvedere e cantato i grandi successi della Molinari che ha anche reinterpretato classici della musica italiana. Sempre il 17 luglio l’Himera Art Festival ha ospitato una tappa de “Il Festival del Mare e del Gusto | IMAGO Siciliae”, la prima manifestazione a carattere regionale di promozione dell’identità storico-culturale di quattro FLAG Siciliani attraverso le tradizioni culinarie a base di pescato locale.
Il Festival è organizzato e fortemente voluto dall’associazione di giovani termitani “HimerAzione”, ha avuto Piero Macaluso come direttore artistico, Giulio Ustica come project manager e come main sponsor Edison.
“Siamo estremamente felici perché è stato inequivocabilmente un successo – dice Francesco Marramaldo, presidente dell’associazione HimerAzione -, è stato un piacere potersi sentire dire dalle persone che hanno partecipato sia alla scorsa edizione che a quest’ultima che la manifestazione è cresciuta in maniera evidente, con un’organizzazione attenta, per la precisione nei dettagli, per l’aver coniugato la parte gastronomica con la parte artistica, avere creato un vero e proprio brand intorno al festival, abbiamo coinvolto il pubblico con vari spettacoli che spaziano dal teatro alla musica, dagli eventi dedicati ai bambini per arrivare a quelli per gli adulti. Siamo molto soddisfatti e siamo desiderosi di crescere ancora, non vediamo già l’ora di organizzare la terza edizione dell’Himera Art Festival”.
“Sono stati sei giorni intensi di teatro, musica, arte circense e libri – racconta Piero Macaluso, direttore artistico -. Un festival che ha creato connessioni e riflessioni sull’identità di un territorio che da molti anni non vedeva una manifestazione così completa. Ma non siamo ancora del tutto soddisfatti, da domani si deve lavorare di più e meglio per cercare di intercettare i gusti e le aspettative delle nuove generazioni che più di tutti hanno pagato, in questi anni, l’assenza di una offerta artistica, certi che la crescita e la maturazione sociale di un territorio passi attraverso lo sviluppo culturale a cui, anche un festival come il nostro, può contribuire”.
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