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Guerra in Medio Oriente, a Palermo sfilano in mille

Versata vernice rossa a simboleggiare il sangue ed esposti cartelloni con foto dei bombardamenti in Palestina, Ucraina e Siria davanti alla sede della Leonardo Spa

Foto Fb Antodu

In mille alla manifestazione ieri pomeriggio contro la guerra a Palermo. Nel quartiere Guadagna, provenienti da tutta la Sicilia, hanno manifestato contro la guerra nella data di mobilitazione generale della campagna “Fermare l’escalation”. La manifestazione promossa dal movimento No Muos, dal coordinamento regionale Antudo, dal movimento No Ponte e dalle realtà antimilitariste, ecologiste e femministe palermitane, è partito alle 17.30 dal piazzale di via Oreto, interrompendo il traffico cittadino del sabato pomeriggio, e ha sfilato lungo via Villagrazia, attraversando il quartiere con megafonaggio e slogan contro la guerra e le spese militari, per denunciare il carovita, l’inflazione e i tagli alle spese sociali causati dallo scenario di escalation bellica globale.

Versata vernice rossa a simboleggiare il sangue ed esposti cartelloni con foto dei bombardamenti in Palestina, Ucraina e Siria davanti alla sede della Leonardo Spa. Difronte alla sede dell’Asp territoriale, esposto uno striscione per il diritto alla salute: “Più servizi sanitari, meno spese militari”. “L’Italia e l’Europa sono sempre più coinvolte nell’escalation bellica e la Sicilia ricopre sempre più un ruolo strategico/militare importante al centro del Mediterraneo: il Muos a Niscemi e le basi militari americane presenti nell’isola sono un chiaro esempio dell’utilizzo della Sicilia per fini di guerra”, affermano gli attivisti.


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