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I clienti pagavano i bollettini ma lei non versava i soldi: condannata

La pena comminata dal giudice è di 6 mesi di reclusione, pena sospesa

Aveva aperto una agenzia di ‘poste private’a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano; i clienti le consegnavano il denaro per pagare utenze e bollettini ma quei soldi non erano poi stati versati effettivamente agli enti a cui era dovuto il pagamento. Cinquantaquattro i cittadini coinvolti, individuati dalle indagini coordinate dalla Procura di Ragusa; 14 si sono costituiti parte civile al processo, 11 hanno rimesso la querela, gli altri non hanno inteso sporgere denuncia. La donna finita a processo per appropriazione indebita, con citazione diretta a giudizio, è la 56enne Giuseppa C., che è stata condannata in primo grado dal giudice monocratico del Tribunale di Ragusa.

La pena comminata dal giudice è di 6 mesi di reclusione, pena sospesa. La donna è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali, al risarcimento danni che dovrà essere definito in sede civile nei confronti delle 14 parti civili che si sono costituite (tra loro anche Confconsumatori) e al pagamento delle spese legali per tutte le parti civili, oltre alle spese generali, iva e al pagamento della cassa di previdenza degli avvocati. Novanta giorni per il deposito della motivazione.


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