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I lavoratori di un aeroporto siciliano sono in stato d’agitazione

Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori di Gesap, la società di gestione dell'aeroporto di Palermo

Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo. “I motivi che hanno portato alla prima procedura di raffreddamento sono molteplici e perdurano da anni e attengono all’assenza di confronto e risposte da dare ai lavoratori su questioni che riguardano la gestione delle risorse umane, la formazione e riqualificazione professionale, il riassetto organizzativo, la contrattazione integrativa”, affermano Fabio Lo Monaco segretario Filt Cgil, Antonio Dei Bardi segretario Fit Cisl, Katia Di Cristina segretaria Uil Trasporti e Domenico De Cosimo segretario Ugl T:A: intervengono sulla decisione di proclamare lo stato di agitazione.

“Da troppo tempo si attendono invano risposte su tali temi e sistematicamente la Gesap elude il confronto e sulla gestione del personale procede, in tanti casi, unilateralmente con disposizioni e procedure che modificano di fatto l’organizzazione del lavoro” continuano i sindacalisti stigmatizzando “l’atteggiamento di disimpegno aziendale che ha spinto tanti dipendenti a cercare giustizia nelle aule di Tribunali, determinando una crescita esponenziale del contenzioso del lavoro, ed altri lavoratori in un limbo professionale che ha accresciuto un clima di tensione e di diffuso malessere”.

Il susseguirsi di “entusiastiche dichiarazioni da parte della governance di Gesap sul costante incremento del traffico aereo e del numero dei passeggeri in transito nello scalo palermitano, che consolida mese per mese la crescita dell’aeroporto anche per un 2024, il cui merito va attribuito alle donne e agli uomini che lavorano nel sistema aeroportuale – chiosano i segretari – non può limitarsi ad una mera e semplice citazione giornalistica”. Filt Cgil, FIt Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo, ribadiscono, “che non è più accettabile tale immobilismo ai danni dei lavoratori. Adesso attendiamo una convocazione d’urgenza da parte di Gesap per un confronto e risposte di merito per i lavoratori, in assenza delle quali obtorto collo ci troveremo costretti ad azioni di sciopero”.


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