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Il 70% della Sicilia è ad alto rischio siccità, l’allarme della Coldiretti per la Piana di Catania

Nonostante Catania risulti la città più umida d’Italia, a dimostrazione di una progressiva tropicalizzazione del clima

È allarme siccità in Italia con il fiume Po in secca in Lombardia e il Tevere, nel Lazio, con il livello dell’acqua più basso di un metro rispetto lo scorso anno.

La Sicilia, secondo i dati diffusi dall’Associazione italiana enti di bacino, è la regione italiana con maggior rischio di desertificazione, di valore medio-alto, pari al 70%. Mentre la Coldiretti lancia un grido di allarme per gli agricoltori: campi arsi e taglio dei raccolti in tutte le regioni proprio nell’anno in cui il Paese avrebbe bisogno di tutto il suo potenziale alimentare per fare fronte agli effetti sui prezzi della guerra in Ucraina.

Le temperature ancora in rialzo non fanno ben sperare, e in Sicilia a soffrire di più è la Piana di Catania. Coldiretti, infatti, denuncia un sistema irriguo fatiscente. Persino chi ha sistemi di irrigazione moderni non sa più come bagnare gli agrumi con un conseguente stress idrico a causa delle alte temperature. Ma anche i fichidindia, i seminativi, gli ortaggi, sono a secco e gli agricoltori, laddove è possibile, devono provvedere alle irrigazioni di soccorso con costi aggiuntivi. Nonostante Catania risulti la città più umida d’Italia, a dimostrazione di una progressiva tropicalizzazione del clima.

C’è però una buona notizia: dalla tabella esplicativa del dipartimento regionale dell’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Regione Siciliana, emerge in modo chiaro che al primo giugno scorso nelle 25 dighe presenti nell’Isola i volumi d’acqua invasati ammontavano a 572,85 milioni di metri cubi, nello stesso mese del 2021 erano 477,09.

Sulla siccità il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha convocato per domani pomeriggio, alle 18, a Palazzo d’Orléans, a Palermo, un vertice tecnico per verificare eventuali criticità ed emergenze sul fronte dell’approvvigionamento idrico in Sicilia.

«La crisi idrica che allarma le regioni del Nord Italia – sottolinea il governatore – per fortuna non presenta gli stessi valori in Sicilia. Tuttavia, dobbiamo essere pronti a qualunque evenienza. Quello che abbiamo fatto in questi cinque anni per far fronte alla penuria d’acqua, nei centri urbani e nelle campagne, non ha precedenti in termini di iniziative e di risorse stanziate».

 


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