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Il Consiglio comunale di Palermo boccia l’aumento dell’Irpef. Iv: “no alla stangata”

"Adesso chiediamo che l'intero piano di riequilibrio e il conseguente accordo con lo Stato vengano rivisti e discussi dal prossimo sindaco con più autorevolezza"

La decisione del Consiglio comunale di Palermo di bocciare la delibera per l’aumento dell’Irpef “eviterà l’ennesima stangata ai cittadini che si sarebbero visti raddoppiare le tasse senza avere nulla in cambio. A essere bocciata è stata l’arroganza di questa Amministrazione che ancora una volta era pronta a mettere le mani nelle tasche dei palermitani per coprire i propri fallimenti. Adesso chiediamo che l’intero piano di riequilibrio e il conseguente accordo con lo Stato vengano rivisti e discussi dal prossimo sindaco con più autorevolezza”. Lo dicono i consiglieri comunali di Italia Viva Dario Chinnici, Francesco Bertolino, Paolo Caracausi, Carlo Di Pisa e Totò Orlando.

“La bocciatura della delibera sull’Irpef da parte del Consiglio comunale di Palermo mette a rischio il piano di riequilibrio che avrebbe evitato il default del Comune. La Giunta e il Consiglio comunale trovino un punto di incontro che consenta di confermare gli interventi previsti per i lavoratori, tra cui l’aumento delle ore per i part time, perché necessari a evitare il dissesto funzionale dell’ente e il fallimento dei servizi alla città. In caso contrario, a pagarne il prezzo saranno i lavoratori e i contribuenti”. Lo dice Nicola Scaglione, segretario generale aggiunto del Csa-Cisal.


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