Resta ancora tutta da chiarire la morte di un diciannovenne messinese, Michele Lanfanchi trovato per strada, vicino al marciapiede, colpito da un proiettile all’altezza del collo a Messina. Il ritrovamento nella notte in via Michelangelo Rizzo, una stradina del rione Giostra. Le indagini della Squadra mobile stanno vagliando tutte le ipotesi, da una tragica fatalità fino all’omicidio, per il momento tutte le strade sono aperte. Nel frattempo si stanno sentendo diversi testimoni per ricostruire quanto accaduto.
C’è anche da capire per quale motivo il giovane si trovava in quella zona. Una delle ipotesi è che sia stato raggiunto accidentalmente dal proiettile mentre maneggiava la pistola, forse un colpo partito all’improvviso ma non si escludono altre spiegazioni. Le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla procura di Messina diretta da Antonio D’Amato, ruotano a 360 gradi. La procura sta battendo tutte le ipotesi compiendo accertamenti in tutte le direzioni.
Qualche elemento in più potrebbe arrivare dall’autopsia, dagli esami balistici sull’arma e da altri accertamenti. Da quanto emerso dalle testimonianze, il giovane si sarebbe trovato a casa di un amico al quale stava mostrando una pistola che si sarebbe procurato qualche giorno prima. Mentre maneggiava la pistola, all’improvviso sarebbe partito il colpo che lo ha raggiunto al collo. Il giovane, sanguinante, sarebbe stato poi portato in strada in attesa dell’ambulanza, ma quando è arrivata era ormai troppo tardi.
Una dinamica dei fatti che gli investigatori, che al momento non escludono nessuna pista, vogliono verificare. Il giovane che avrebbe compiuto 20 anni a luglio, era conosciuto dalle forze dell’ordine, per qualche piccola vicenda.
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