“I tempi li deciderà la politica”. Così a Palermo il presidente nazionale Inps, Pasquale Tridico, in occasione della presentazione del XXI Rapporto annuale Inps a Palazzo Steri, rispondendo ai cronisti sulla necessità di attuare in tempi brevi la riforma delle pensioni.
“La spesa totale dell’Istituto nel 2021 è stata di 365 miliardi di euro tra pensioni e assistenza. Abbiamo speso circa 60 miliardi di euro per prestazioni Covid (Cassa integrazione, bonus per gli autonomi). Noi continuiamo a dire che il 65 per cento del reddito di cittadinanza va al Sud, ma dimentichiamo di dire che il 70% delle prestazioni Covid sono andate al Nord. Anche per un fattore di onestà nei confronti di tanti cittadini del Sud, bisogna guardare alla spesa dell’Inps nel suo complesso e non ai 7,6 miliardi che all’anno si spendono per il reddito di cittadinanza”.
“Il rapporto individua un Paese in forte recupero nel 2021, in crescita occupazionale e di crescita economica. Segnala tuttavia anche una frammentazione del mercato del lavoro in termini di occupazione, di precarietà e di bassi salari”, ha detto il presidente.
“Riportiamo un terzo di lavoratori che guadagnano sotto i mille euro – ha proseguito – e riportiamo anche un dato del 22%, che è un picco storico, di lavoro a termine. Sono problemi poi che riscontriamo anche rispetto alla transizione verso l’uscita dal mercato del lavoro, ovvero verso la pensione, con redditi sempre più bassi. Il fattore di novità, il fattore di investimento oggi offerto dal Pnrr potrebbe essere, soprattutto al Sud e in città come Palermo, un volano per risolvere quei problemi strutturali che il nostro mercato del lavoro possiede e che abbiamo riportato nel nostro rapporto”, ha concluso.
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