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Il vasto incendio a Pantelleria è ora contenuto. Decine di persone in fuga, il Comune: “chi sa, parli”

Ancora attivo un fronte di fiamma a Cala Gottone, sul posto sono al lavoro squadre a terra e due Canadair dei vigili del fuoco

Il vasto incendio di ieri sull’isola di Pantelleria è stato contenuto e ora stanno per terminare le operazioni di spegnimento. Ancora attivo un fronte di fiamma a Cala Gottone, sul posto sono al lavoro squadre a terra e due Canadair dei vigili del fuoco. Operative le squadre arrivate sull’isola con un elicottero dell’Aeronautica Militare e con un traghetto. La procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un’inchiesta per individuare le cause del devastante rogo di Pantelleria. Sarebbero almeno due i punti di innesco delle fiamme. E sarebbero in effetti stati individuati a Cala Cinque Denti e alla Kuddia che sovrasta contrada Gadir, la pregiata area dei vip, a circa quattrocento metri di distanza l’uno dall’altro.  “Non ci sono elementi definitivi al momento per affermare con certezza che si tratti di un incendio doloso – dice il magistrato della procura di Marsala, Piscitello – ma anche un incendio colposo determinato dall’incuria non sarebbe meno grave dell’ipotesi dolosa. Gli accertamenti proseguono”.

La segnalazione d’incendio a Pantelleria è arrivata in sala operativa Soris Drpc alle 20:10, trasmessa dal Corpo Forestale. L’Incendio di vegetazione è “partito” in almeno due punti sul versante nord est dell’isola, contrada Gadir e vicine, ed era alimentato dal vento di scirocco. Diverse tettoie in legno e gazebo di ville e dammusi sono stati distrutti dalle fiamme. Diverse anche le ville evacuate per motivi di sicurezza. Sul posto uomini e mezzi VVF, Corpo Forestale regionale, volontari aib di protezione civile, Carabinieri e personale del Comune.

Le unità forestali hanno operato sul versante nord della Cuddia di Gadir. Mentre sul versante mare hanno operato i volontari di protezione Civile del locale Gruppo Comunale. L’evoluzione dell’incendio è stato seguita per tutto il tempo dal Dirigente Generale del DRPC Sicilia, Ing, Salvo Cocina, in contatto costante con D’Angelo, direttore Emergenza della Protezione Civile Nazionale, con il direttore regionale VVF, Aquilino, con il Comandante del Corpo Forestale regionale e tutti gli enti coinvolti nel sistema. Alle 5 di stamattina sono arrivati il primo canadair e gli elicotteri regionali.

Il rogo ha costretto alla fuga in mare di decine di persone con l’evacuazione delle abitazioni di turisti eccellenti, come quelle di storici frequentatori della Perla nera del Mediterraneo quali Giorgio Armani in contrada Gadir. Diversi hanno trovato rifugio nelle proprie imbarcazioni, alcuni sono stati ospitati nello yacht Armani. Bruciate alcune strutture in legno, ma nessun danno alle persone, viene spiegato sempre dalla Protezione civile siciliana dopo che all’alba sono partiti per l’isola delle Egadi canadair e altri velivoli del Corpo forestale, mentre da Trapani è salpata una nave per trasportare altri mezzi per terminare le bonifiche. Persone sono state recuperate con le unità della Guardia costiera, le stesse che avevano evacuato una trentina di persone che si trovavano in contrada Gadir.

“È un tipico scenario da incendio doloso”, conferma ad AGI il capo della Protezione civile siciliana, Salvatore Cocina, “mi dicono che è stato appiccato in più punti contemporaneamente, e nel tardo pomeriggio, quando con l’avvicinarsi del buio i canadair non possono operare“. Afferma il sindaco di Pantelleria, Vincenzo Vittorio Campo: “Le persone che sono state fatte evacuare stanno bene, c’è stata più che altro molta paura. Con la luce si potranno adesso valutare i danni efettivi subiti dalle case lambite dal fuoco e quelli alla vegetazione, che già si vede sono ingenti”. 

“Dopo ore di interventi, trenta persone evacuate e a cui si è trovata sistemazione per la notte, dobbiamo dire un grazie a vigili del fuoco, Protezione Civile, Corpo Forestale, Croce Rossa, Capitaneria di Porto, carabinieri, carabinieri forestali per lo sforzo messo in campo. Solidarietà a quanti hanno subito danni e choc e sono dovuti evacuare da Gadir, biasimo e infamia per chi ha fatto tutto questo. Presto ci apparirà chiara tutta la devastazione e i danni fatti. Se qualcuno sa parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l’isola”. Così il Comune di Pantelleria, in riferimento al vasto incendio che ha interessato l’isola e alla pista dolosa.

“In queste ore difficili, siamo grati a tutti coloro che stanno mettendo in campo uno sforzo enorme per arginare il terribile incendio a Pantelleria. È un triste, riprovevole e ricorrente scenario che si ripete ogni anno, ai danni dei cittadini, dei turisti e di un’isola meravigliosa”. Lo dichiara Renato Schifani, candidato del centrodestra alla presidenza della regione Sicilia. “Ora la priorità è superare l’emergenza, ma subito dopo occorrerà lavorare per aumentare le forme di prevenzione nei confronti del dolo umano e incrementare la vigilanza del territorio, perché patrimoni naturali come quello di Pantelleria non possono più subire simili scempi”, conclude.

“L’azione dei canadair consentirà di fermare gli ultimi roghi. Grazie a tutti gli operatori e volontari che hanno permesso di limitare i danni il più possibile”. Così il sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, che aggiunge: “Ringrazio di cuore tutti gli operatori impegnati a spegnere questi disonorati incendi. Vigili del fuoco, forestali e discontinui, protezione civile, forze dell’ordine, volontari, gente comune, tutti impegnati, anche a rischio della propria vita, per difendere questo territorio. A te vigliacco o a voi vigliacchi dico solo che di essere umano o anche animale non avete nulla, siete solo essere viventi che calpestate ingiustamente questa terra”.


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