“Istituire una commissione di inchiesta urgentemente che si occupi del sistema dei roghi a Palermo. Oltre al grande caldo di questi giorni infatti i roghi che stanno interessando diverse zone di Palermo, tra cui la discarica di Bellolampo, con l’impianto TMB, non possono che essere il risultato di un sistema organizzato per mettere in ginocchio la città”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci componente della commissione antimafia all’Ars.
“È tutto da chiarire infatti – sottolinea Schillaci – come sia possibile che il rogo colpisca anche un impianto dentro la discarica di Bellolampo costato milioni di euro e normalmente presidiato.
Occorre investire nelle nuove tecnologie al più presto e presidiare il territorio con la collaborazione delle associazioni che, di concerto con il Corpo Forestale, possano preservare l’integrità di alcune porzioni di territorio e divenendo presidi di legalità per contrastare gli incendiari ai quali vanno sequestrati i beni, così come prevede un DDL voto che abbiamo presentato in Ars. Ovviamente la seduta monotematica a Sala D’Ercole sul tema degli incendi non è rinviabile e serve la presenza e l’impegno concreto del governo Schifani per potenziare di uomini e mezzi Corpo Forestale e Vigili del Fuoco”.
“La prevenzione si fa sul serio e non a parole. Prima di vuoti protocolli stilati a giugno, invito sin da ora il governo regionale a definire ogni iniziativa possibile per scongiurare la costante emergenza incendi”. Lo ha affermato in Aula a Palermo, e lo ha ripetuto in una mozione parlamentare, il deputato regionale del M5S Carlo Gilistro. “Fa rabbia sapere che la stragrande maggioranza dei catastrofici roghi hanno origine dolosa. Se c’è la mano dell’uomo dietro, si può allora intervenire per fare vera prevenzione. Controllo del territorio, aggiornamento delle aree sensibili e del catasto incendi, incentivi in educazione ambientale: sono tre azioni su cui la Regione può e deve fare di più. Ma serve un’organizzazione puntuale che non si improvvisa. Per questo, con la mia mozione, invito l’assessorato Territorio e Ambiente ad esercitare maggiore controllo nei confronti dei Comuni, affinché questi ultimi avviino sempre in tempo utile l’iter per l’aggiornamento del catasto comunale incendi; a potenziare e ammodernare, nel più breve tempo possibile il parco automezzi AIB e le attrezzature in dotazione, anche con lo stanziamento di somme dedicate già dalla prossima legge di bilancio; ed incrementare le iniziative in materia di educazione ambientale anche attraverso l’impiego di maggiori fondi dedicati ai progetti nelle scuole e ad azioni partecipate di orientamento. La finta prevenzione sin qui ci è costata centinaia di migliaia di euro, anche questi andati in fumo. Ogni anno pare che si debba ricominciare da zero, quando invece abbiamo strumenti e potenzialità di controllo. La tutela del nostro territorio inizia oggi e non dopo il primo rogo”.
Droni, elicotteri antincendio e torri di osservazione per il Corpo Forestale sono altri tre punti del piano suggerito da Gilistro per potenziare il sistema di prevenzione e accorciare i tempi di reazione, determinanti per fermare un incendio prima che diventi rovinoso.
“Il governo della Regione Siciliana e il suo Presidente, Renato Schifani, hanno fatto e stanno facendo tutto il possibile per la salvaguardia dei nostri boschi e per lo spegnimento del fuoco, spesso provocato ed alimentato da mani scellerate e menti criminali. Piuttosto che polemiche inutili servono disponibilità e collaborazioni per trovare insieme le ragioni per difendere il nostro patrimonio boschivo cominciando a far sì che sia fruibile per l’uomo. Non può esserci migliore tutela del bosco di coloro che lo vivono e vi trovano motivi per sostenersi”. Lo dichiara il segretario nazionale della DC, Totò Cuffaro.
“Quella di ieri è stata una giornata drammatica per la Sicilia a causa degli incendi che hanno seminato il panico. Anche il messinese non è stato risparmiato. Dai Nebrodi alla fascia tirrenica e ionica sono tanti i Comuni coinvolti. A Militello Rosmarino, 60 famiglie hanno dovuto evacuare le proprie abitazioni. Si registrano disagi anche a Tusa, Naso, Sinagra, Ficarra, Brolo, Patti, Barcellona, Gioiosa Marea, Sant’Agata di Militello e stamattina anche Mistretta. In generale, a macchia di leopardo sono tanti i Comuni coinvolti. Sono vicina alle comunità colpite, che hanno dovuto far fronte sia ai danni che alla paura di abbandonare le proprie abitazioni. Il problema degli incendi sta assumendo i connotati di una piaga sociale e ambientale, in quanto il confine tra l’accidentalità e il dolo, spesso è oltrepassato da veri e propri criminali – afferma la deputata regionale di Forza Italia, on. Bernardette Grasso -. Ringrazio i Vigili del fuoco, la Protezione civile, i Forestali e tutti i volontari tutt’ora impegnati a fronteggiare la criticità. Tutti hanno dato il proprio contributo per contenere i danni ai boschi, ai terreni e alle abitazioni. Da ieri sono in costante contatto con i sindaci dei tanti Comuni coinvolti e con il Presidente Schifani che si è subito sincerato di quanto stava accadendo. In virtù dell’art. 3 della legge n.13/2020 – norma da me proposta e approvata nella scorsa Legislatura – il presidente della Regione, può dichiarare lo Stato di crisi e di emergenza, nominare un Commissario per la verifica dei danni subiti e quindi velocizzare le procedure per la concessione dei ristori. È quello che pertanto chiederò adesso: che sia applicata la norma e dichiarato lo Stato di Emergenza e di Crisi. Sono certa che anche questa volta il Governo regionale verrà incontro alle necessità del territorio, verificando i danni ambientali, agli immobili e ai servizi (penso a quelli subiti dalle condutture). Anticipo inoltre in qualità di vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio all’Ars, che nei prossimi giorni chiederò una speciale audizione sull’argomento, in quanto la programmazione comunitaria 2021/2027 prevede lo stanziamento di ingenti risorse a tutela dell’ambiente”.
“Spiace vedere come di fronte ad una situazione di oggettiva emergenza determinata dalle condizioni meteoclimatiche sempre più estreme, ci sia chi, come l’onorevole Barbagallo, non perde occasione per polemiche sterili e soprattutto inutili – dichiara il presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, Stefano Pellegrino -. Spiace vedere come di fronte ad una situazione di oggettiva emergenza determinata dalle condizioni meteoclimatiche sempre più estreme, ci sia chi non perde occasione per polemiche sterili e soprattutto inutili. Nei momenti di difficoltà, chi ha senso delle istituzioni e lavora con spirito di servizio per la comunità, sa che è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare in modo unito per risolvere i problemi. Ci saranno poi i momenti per il confronto e per il dibattito. Il Governo regionale ed ogni sua struttura operativa a partire dalla Protezione Civile e dalla Forestale sono stati e sono impegnati per fronteggiare gli incendi come dimostra l’impegno quotidiano di centinaia e centinaia di persone presenti su tutti i fronti e che non meritano gli attacchi di queste ore. Dov’era il Pd quando nel 2016 il governatore Crocetta attribuiva alla criminalità organizzata e alla speculazione edilizia le cause degli incendi avanzando un’ipotesi criminale? Dov’era il Pd, quando nel 2017 Crocetta attribuiva la responsabilità allo Stato per poi essere richiamato dal capo della Protezione civile nazionale per aver cercato di “coprire inefficienze regionali con fantomatiche mancanze statali”? Dov’era ancora il Pd, quando Crocetta dava la colpa a un “disegno politico, affaristico, criminale” sostenendo che gli incendi fossero un “attacco” al suo governo? Dov’era ancora il Pd quando Crocetta, sempre nel 2016, tentava di dissimulare le proprie responsabilità scaricandole sugli uomini e sulle donne del Corpo Forestale? La verità è che il PD arriva per primo soltanto quando ci sono occasioni in cui invece sarebbe meglio tacere”.
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