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Inchiesta interporti, programmati per venerdì gli interrogatori di garanzia

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione per atto contrario ai propri doveri d’ufficio e contraffazione e uso di pubblici sigilli

Sono stati programmati per venerdì prossimo gli interrogatori di garanzia, dinnanzi al gip Carlo Cannella, delle quattro persone poste ieri agli arresti domiciliari dai carabinieri nell’ambito di un’inchiesta sulla Società interporti siciliana (Sis) spa, a capitale interamente pubblico.

Sono l’ex deputato regionale Nino D’Asero, 70 anni, difeso dall’avvocato Tommaso Tamburino; l’amministratore unico della Sis, Rosario Torrisi Rigano, 69 anni, assistito dal penalista Dario Pastore; una dipendente dell’azienda, Cristina Sangiorgi, di 51 anni, rappresentata dall’avvocato Francesco Giammona; e l’imprenditore Luigi Cozza, di 69 anni, difeso dal penalista Carmelo Peluso.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono induzione indebita a dare o promettere utilità,  peculato, corruzione per atto contrario ai propri doveri d’ufficio e contraffazione e uso di pubblici sigilli. Nell’inchiesta sono indagati anche l’assessore regionale all’Economia, in qualità di ex assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone (Fi), il suo ex assistente e coordinatore della segreteria, Giuseppe Li Volti, e l’ex vicepresidente del governo siciliano Gaetano Armao (Azione)


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