Si è svolto con una buona e qualificata partecipazione, sia in presenza sia in remoto, il Workshop organizzato dall’Anci Sicilia, nell’ambito del Progetto Coopera, finanziato dal Ministero dell’Interno e capofila il Comune di Palermo, su orientamento, formazione e inclusione lavorativa per cittadini extracomunitari.
Un incontro aperto dal segretario dell’Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, che ha evidenziato l’attività svolta dall’Associazione, all’interno di Coopera, per la creazione del Coordinamento dei Comuni siciliani dei Centri Sai, che vede coinvolti circa 30 amministrazioni comunali, Città Metropolitane e Liberi Consorzi di Comuni. Una rete, quella del Sistema di Accoglienza e Integrazione siciliana, che coinvolge, attualmente, circa 90 Comuni con oltre 100 progetti e una capacità ricettiva di oltre 5.000 posti, corrispondente a circa il 15% della capacità nazionale.
Il segretario Alvano ha ulteriormente ribadito la disponibilità dell’associazione nella collaborazione per attivare azioni da parte dei Comuni di politiche attive per favorire l’inclusione lavorativa nelle comunità locali. Un concetto ribadito in tutti gli interventi e in particolare da Angela Errore, responsabile del Progetto Coopera, che coinvolge oltre che Comuni e università anche diverse Aziende Sanitarie Provinciali, in cui ha evidenziato il ruolo che devono avere i Comuni nel sostenere il rapporto tra i centri Sai e il tessuto imprenditoriale e lavorativo dei territori. Un’attività che soprattutto nei Piccoli Comuni deve vedere gli amministratori e le Istituzioni preposte in forte sinergia per eliminare le criticità e migliorare i servizi, come evidenziato da Angelo Tudisca, vicesindaco di Tusa, che gestisce un SAI insieme ai Comuni di Motta d’Affermo e Castel di Lucio, nel Messinese,
All’incontro ha partecipato anche Michela Buongiorno, Dirigente regionale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociale e già Dirigente dell’Ufficio Speciale dell’Immigrazione della Regione Siciliana che ha evidenziato il lavoro svolto per arrivare a una legge regionale, approvata nel 2021 sull’Accoglienza e l’Integrazione, con la creazione dell’Osservatorio regionale e le linee guida per la programmazione dei Piani triennali della Regione nel settore.
Dei progetti gestiti direttamente dall’Assessorato regionale e finanziati dall’Unione Europea e dai Ministeri del Lavoro e dell’Interno, rivolti soprattutto a sostenere le politiche d’accoglienza ed inclusione dei cittadini stranieri presenti in Sicilia, ne ha parlato nel suo intervento, Saverino Richiusa, referente regionale del Progetto + Su.Pr.Eme con l’attivazione del primo Helpdesk interistituzionale Anticaporalato. Ma ha evidenziato anche la valenza di altri progetti come Prisma, il piano di intervento Regionale multilivello e multistakeholder, di Com.In 4.0 riguardante le competenze di integrazione avviate nel tempo dalla Regione ed infine di Et-Labora, con l’attivazione di servizi di supporto ai Centri per l’Impiego della Regione Siciliana mediante l’utilizzo di mediatori linguistici e operatori legali, con l’obiettivo di agevolare la domanda e l’offerta lavorativa.
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