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Intimidazione alle sorelle Napoli a Mezzojuso, incendiata la tomba di famiglia nel giorno del voto

Le tre donne da tempo hanno denunciato le pressioni e le minacce della mafia dei pascoli, contribuendo, in modo determinante, allo scioglimento del Comune per inflitrazioni mafiose

Minacce nel giorno delle elezioni a Mezzojuso, Comune sciolto per mafia. Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile e danneggiato la tomba di famiglia, che si trova nel cimitero del paese del Palermitano, delle sorelle Napoli: Irene, Anna e Ina, tre donne coraggiose che da tempo hanno denunciato le pressioni e le minacce della mafia dei pascoli, contribuendo, in modo determinante, allo scioglimento dell’ente per inflitrazioni della criminalità organizzata. Indagano i carabinieri.

“Presto mi recherò a Mezzojuso per andare a far visita alle sorelle Napoli, che sono orgoglio della nostra Sicilia”, commenta l’assessore regionale ai Beni Alberto Samonà, “la mafia non vincerà mai e le istituzioni devono fare quadrato sempre di più, per affermare i valori della trasparenza e della legalità”.

Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta dai carabinieri della Compagnia di Misilmeri (Palermo). L’indagine che aveva portato alla decisione del governo di sciogliere il Comune di Mezzojuso, aveva preso in considerazione anche la vicenda delle estorsioni, dei danneggiamenti e dei tentativi di costringere le tre donne ad abbandonare i loro terreni alla mafia dei pascoli. Le Napoli non si erano arrese e avevano denunciato i fatti anche pubblicamente, venendo ospitate molto spesso dalla trasmissione di Massimo Giletti, Non è l’arena, in onda su La 7. L’incendio ha distrutto il vetro di una finestra della cappella e annerito il marmo. “Un gesto vigliacco di profanazione – commenta l’avvocato Giorgio Bisagna, che ha diffuso la notizia – ma se vuole essere un salto di qualità, lo respingiamo con fermezza”.


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