Scritte anonime sui muri della sede regionale della Uil Sicilia e Area vasta, in via Enrico Albanese 92/A a Palermo.
“I soliti ignoti, muniti di bombolette spray e scarsa fantasia, hanno attaccato la Uil siciliana imbrattando le pareti della sede con scritte più stupide che intimidatorie, come già avvenuto in altre parti d’Italia. L’episodio è stato segnalato alle autorità competenti, com’era doveroso fare, ma soprattutto ci preme sottolineare che non faremo un passo indietro”, afferma lo stesso segretario generale, Luisella Lionti, che aggiunge: “Lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini sanno bene che non siamo servi. Ma che siamo al loro servizio, per tutelare diritti e prospettive di sviluppo. La crescita di consensi e stima tra lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini dimostra come alla Uil di Pierpaolo Bombardieri e a noi tutti vengano sempre più diffusamente riconosciuti coraggio, serietà, coerenza, linearità nel perseguire la nostra missione sociale. E questa è l’unica cosa che conta”.
“Massima solidarietà” è stata espressa dalla Cisl Sicilia e di Palermo e Trapani alla Uil regionale, oggetto delle anonime intimidatorie.
“Il sindacato confederale – si legge nella nota firmata dai segretari generali Cisl regionale e provinciale, Sebastiano Cappuccio e Leonardo La Piana – è e resterà sempre fermamente impegnato a difesa del mondo del lavoro, dei meno fortunati, degli strati sociali più disagiati. E’ la mission che ha iscritta nel prioprio Dna. E niente, nonostante le fisiologiche diversità di approcci e di vedute, può cambiare coordinate e modalità dell’impegno complessivo del mondo del lavoro. Per questo siamo vicini alla Uil siciliana e a tutto il sindacato confederale, assieme al quale contiamo di continuare nel nostro impegno per una Sicilia più giusta. E migliore”.
“Le scritte apparse sulla sede della Uil Sicilia in via Enrico Albanese, a Palermo, sono l’ennesimo tentativo di attaccare il mondo sindacale e della rappresentanza dei lavoratori, specie in un momento difficile come quello che viviamo. Esprimiamo piena solidarietà alla Uil e auspichiamo che i responsabili vengano individuati, ma sia chiaro i sindacati, baluardo della difesa dei diritti di milioni di donne e uomini, non si faranno intimidire”. Lo dicono Nicola Scaglione e Gianluca Colombino della Cisal.
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