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Ita, non si ferma la protesta per i licenziamenti Covisian e Almaviva: lavoratori sul tetto del Politeama

La preoccupazione sale perché a oggi nessuna notizia arriva da Roma per la riapertura della trattativa al ministero del Lavoro, condannando al licenziamento 543 operatori

La protesta delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nella commessa di e non si ferma. La preoccupazione sale perché a oggi nessuna notizia arriva da Roma per la riapertura della trattativa al ministero del Lavoro, condannando al licenziamento 543 operatori dei due call center. La “disperazione”, spiega la Fistel Cisl, ha portato i lavoratori sul tetto del Teatro Politeama di dopo due giorni di presidio nella piazza al centro della città, proprio davanti all’ente culturale.

I lavoratori della commessa Ita dei call center Covisian e Almaviva sono saliti sul tetto del Teatro Politeama di Palermo “per chiedere l’apertura del tavolo al ministero” afferma il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella. “Vogliamo richiamare l’attenzione delle istituzioni nazionali affinché si riconvochi al più presto il tavolo al ministero del Lavoro. A oggi non c’è nessuna notizia”, ribadiscono gli operatori. L’esasperazione dei lavoratori che rischiano di perdere il posto – il primo maggio sono state aperte le procedure di licenziamento – li ha portati “a questo atto estremo”. “La protesta prosegue”, promettono.

“Si tratta di un gesto disperato che richiama l’attenzione del governo affinché si apra il tavolo al ministero del Lavoro. Non c’è più tempo da perdere. È necessario che si trovi una soluzione definitiva per i 543 operatori Almaviva e Covisian a rischio licenziamento, una soluzione che tenga conto degli accordi stipulati al ministero del Lavoro lo scorso ottobre e del rispetto fondamentale della clausola sociale. L’amministrazione comunale si unisce a questo appello e sollecita nuovamente il ministro Andrea Orlando e l’intero governo per tutelare i livelli occupazionali”. Lo affermano il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore Giovanna Marano, dopo che i lavoratori dei due call center sono saliti sul tetto del Teatro Politeama.


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