Un rinnovamento unitario, ma soprattutto un partito che ambisca ad essere di governo e non minoritario. In estrema sintesi sono questi i desiderata di Tiziano Spada, deputato regionale del Pd all’alba della stagione congressuale che porterà da oggi a fine marzo alla composizione dei nuovi organismi regionali, provinciali e cittadini del partito.
Spada nella sua analisi della situazione all’interno del Pd è chiaro e netto, così come chiari e netti appaiono i suoi rapporti – ai minimi storici – con l’attuale segretario regionale Anthony Barbagallo. Diversa, ma ugualmente complicata la situazione siracusana, con un partito che dopo due anni chiuderà la fase commissariale del senatore Antonio Nicita (subentrato a seguito delle dimissioni di Salvo Adorno), ma che stenta a trovare sintesi su una possibile candidatura che possa unire e non dividere tutte le anime (o correnti) all’interno del partito.
Le parole del deputato regionale nei confronti del segretario Barbagallo sono forti, sinonimo della fine di un rapporto teso che emerge in tutte le sue difficoltà proprio oggi, a ridosso del congresso.
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