Il complesso delle indagini condotte dalla procura di Perugia sulla cosiddetta Loggia Ungheria "ha portato a ritenere integralmente o parzialmente non riscontrate numerose propalazioni dell'avvocato" Piero Amara. Che per l'Ufficio guidato da Raffaele Cantone "tecnicamente vanno inquadrate come chiamate in correità dirette o de relato, e quindi come non accertati fatti narrati o in alcuni ha portato a ritenere avvenuti
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