La modella influencer e il conto prosciugato al nobil uomo siciliano. La Procura ne chiede l’interdizione

Una storia di soldi, tanti tantissimi, e di regali, ancora di più, e di bonifici, decisamente tanti, e di acquisti di un certo peso, come un b&b nella centralissima piazza di Spagna a Roma.

Nel mezzo anche una storia d’amore. Almeno. Quella tra l’influencer Tanya Yashenko, 36 anni originaria della Bielorussia, e il principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa nella gestione del suo patrimonio, con la Procura che ne ha chiesto l’interdizione in quanto sarebbe stato vittima della modella, la quale, secondo quanto sostiene la Procura, gli avrebbe sottratto una cifra che si avvicina ai 900mila euro sfruttando uno stato di “deficienza psichica”.

Una vicenda che parte nel 2019, quando i due si conoscono in un locale a Roma, ma che esplode nel 2021, quando la storia finisce anche in tribunale. L’amore, i regali, ma anche i messaggi: quasi 10mila. Qualcosa cambia ed è lei, a un certo punto, a denunciarlo per stalking. Lui, però, invece di mettersi sulla difensiva, contrattacca: “ha sfruttato la mia debolezza per ottenere soldi e regali”.

E l’elenco è lunghissimo: un Mercedes da 83mila euro, 58mila euro per l’acquisto di un B6B a piazza di Spagna. E ancora: accessori di lusso, una volta Prada, un’altra Louis Vuitton, 8 orologi, tra cui anche un Rolex da 70mila euro. Regali anche per i parenti prossimi della modella-influencer: i soldi per la pratica del permesso di soggiorno del fratello, una serie di bonifici a mamma e papà.

Nei giorni scorsi è arrivata al relazione del consulente nominato dal Pm, secondo il quale il principe è affetto da un disturbo misto della personalità con tratti borderline. Una condizione che avrebbe determinato una grave menomazione della facoltà di discernimento. Di conseguenza, sarebbe necessaria la nomina di un amministratore di sostegno. Da qui l’udienza, in programma ad aprile, davanti al giudice tutelare, mentre per le accuse di stalking e lesioni per cui è indagato il principe è stata chiesta l’archiviazione.

L’ultimo aggiornamento è quello che riguarda la richiesta di interdizione del principe da parte della Procura.