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La moglie lo lascia e lui la spia con un’app: condannato

La donna, a sua insaputa, sarebbe stata monitorata nelle sue conversazioni telefoniche e via social e sarebbero state prelevate le sue immagini private al fine di acquisire informazioni sulla sua nuova relazione

La moglie lo lascia e, per vendicarsi, organizza una vendetta insieme al padre e la intercetta abusivamente “usando” il figlio minorenne perché, per installare l’app “spia” bisognava essere materialmente in possesso del telefono. Due medici di Canicattì, dopo essere stati scoperti dalla donna, finiscono davanti al giudice e decidono di patteggiare la pena evitando un vero e proprio processo. Un anno e due mesi di reclusione è la pena ratificata dal gup di Palermo, Lirio Conti, nei confronti dell’ex suocero della donna.

Sei mesi in più per l’ex marito, noto dentista, al quale si contestava un ulteriore capo di imputazione ossia l’avere rivelato la corrispondenza al figlio – in particolare una relazione con un altro uomo – al fine di farlo allontanare dalla madre. L’intercettazione abusiva, grazie al software che si può comprare con facilità sul web al prezzo di circa 300 euro al mese, sarebbe andata avanti, a partire dall’estate del 2021, per due anni. La donna, a sua insaputa, sarebbe stata monitorata nelle sue conversazioni telefoniche e via social e sarebbero state prelevate le sue immagini private al fine di acquisire informazioni sulla sua nuova relazione.


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