Sono oltre 25 mila le aziende agricole femminili siciliane che collocano l’Isola al primo posto assoluto in Italia. Lo afferma Coldiretti su dati Unioncamere in relazione alla Giornata delle donne del prossimo 8 marzo, rilevando quanto il lavoro delle imprenditrici sia una realtà consolidata in tutto il territorio. Alla ormai stabile attività nel comparto vitivinicolo – sottolinea Coldiretti Sicilia – si aggiunge il ventaglio di lavoro nel settore dei servizi e nella valorizzazione del territorio.
Dall’agriturismo alla ristorazione fino alla commercializzazione di prodotti locali, l’attività delle donne nel settore agricolo ha raggiunto primati. C’è poi il comparto zootecnico dove anche il lavoro delle donne si sta rafforzando.
Le allevatrici, soprattutto nelle zone montane, hanno conquistato un’altissima professionalità. È il caso di Tiziana Buemi che a Novara di Sicilia (Me) tra i monti Nebrodi e Peloritani alleva 1.200 pecore 900 capre e 25 vacche e produce il maiorchino, uno dei formaggi più antichi e gustosi della Sicilia.
Lo fa con il supporto di alcuni familiari ma è lei la stratega tanto che anche Carlo Cracco ha voluto assaggiare le produzioni in una puntata recente di Dinner Club che ha registrato in parte proprio in azienda. Un’altra imprenditrice presidente anche della Federazione Allevatori Sicilia è Marilina Barreca che insieme alla sorella a Geraci Siculo (Pa) alleva vacche e produce formaggi tra cui la provola affumicata una vera e propria delizia delle Madonie.
“Non c’è un solo comparto in cui le imprendici agricole non lavorino – commenta Margherita Scognamillo, Responsabile regionale Coldiretti Donne Impresa – e finalmente anche in ambiti prettamente maschili non riscontriamo più le avversità del passato. Come dimostrano i numeri l’agricoltura si conferma un settore strategico in cui le donne possono legare il business alla creatività”.
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