La Sicilia è tra le sei prime regioni d’Italia per le destinazioni per le lunghe vacanze, superiori a 4 giorni, boom di presenze di stranieri e nei tre mesi estivi del 2023, da luglio a settembre, si stimano nell’isola quasi 80 mila assunzioni in più nelle aziende siciliane, di cui 20 mila nel turismo. È quanto emerge dall’ultima fotografia dell’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia che sottolinea come la ripresa del turismo coinvolga ben 16 mila imprese artigiane.
“Le imprese siciliane che operano a più titoli nel turismo – dice Daniele La Porta, presidente di Confartigianato Sicilia – sono una grande risorsa per l’economia della nostra isola. Come vediamo dai numeri del nostro report, le presenze nel nostro territorio sono altissime e dopo la sofferenza del periodo covid, siamo tornati a crescere. Il turismo segna cifre importanti, testimoniando una significativa ripresa del settore e sono 16 mila le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica. È bene che la politica metta al centro della propria agenda questo tessuto produttivo e che si faccia prevenzione affinché quello che è accaduto in questi giorni con l’emergenza incendi non metta in ginocchio proprio quelle imprese che muovono l’economia del nostro territorio. Parliamo del trasporto persone, di artigianato artistico, abbigliamento, centri benessere, oltre che di ristoranti e pizzerie, bar, caffè e pasticcerie. Degno di nota è il comparto dell’agroalimentare, che conta 5.303 imprese sull’Isola che producono cibo e bevande, la cui qualità è motore di attrazione per i turisti stranieri”.
Esaminando i dati Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi relativi al 2022 si osserva che in Sicilia il numero di presenze turistiche (notti trascorse nelle strutture turistiche), pari a 14.783.156, è in fase di riassestamento e recupero rispetto a quello raggiunto pre-pandemia, nel 2019.
Risultano in salita i pernottamenti nell’ultimo anno, nel 2022 rispetto al 2021, del +52,6%, mantenendosi però ancora al di sotto del -2,2% alle oltre 15 mila presenze registrate nel 2019. Dinamica quest’ultima che seppur negativa risulta più contenuta rispetto a quella nazionale (-5,5%).
Nell’ultimo anno crescono soprattutto le presenze straniere, che registrano un +137,5% nel 2022 sul 2021, slancio significativo ma insufficiente a permettere di superare le presenze straniere del 2019 (-15,8%). Nonostante ciò, la componente straniera nel 2022 sta tornando a rappresentare una quota significativa del turismo in regione (precisamente il 43,5% nel 2022, era il 27,9% l’anno precedente (2021) e il 50,5% nel 2019). Ad esclusione di Caltanissetta che registra una dinamica negativa (-1,4%) in tutte le altre province dell’Isola si registrano crescite tendenziali (2022 su 2021) a doppia cifra del numero di presenze; tuttavia, se confrontiamo i dati 2022 con quelli del 2019 si accentuano differenze territoriali.
Nel 2022 avviene il pieno recupero dei livelli di turismo raggiunti pre pandemia (2019) ad Agrigento (+12,5%) dove si concentrano l’8,6% delle presenze turistiche, Palermo (+6,8%) dove si concentrano il 24,0% delle presenze e Messina (+4,6%) dove si concentrano il 24,6% delle presenze.
Al contrario per le altre 6 province le presenze odierne (2022) restano inferiori a quelle pre-pandemia (2019), registrando maggiori difficoltà nel recupero per Caltanissetta (-24,6%) con l’1,2% delle presenze turistiche, Enna (-18,4%) con lo 0,7% delle presenze turistiche, Trapani (-13,3%) con il 13,3% delle presenze turistiche, Siracusa (-12,6%) con l’8,1% delle presenze turistiche e Catania (-11,6%) con il 12,9% delle presenze turistiche.
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